Roma-Napoli 1-4 - Top & Flop
TOP
FUORI LE PALLE - Senza più né Monchi, né Di Francesco, né il medico sociale Del Vescovo, licenziati per la brutta stagione e i troppi infortuni/recuperi lenti, Pallotta fa la voce grossa subito dopo la fine del match e se la prende direttamente coi suoi calciatori: "Dimostrate di avere le palle". Forse troppo tardivo? Magari sarebbe un bene che glielo dicesse negli spogliatoi di Trigoria? Almeno ha messo di fronte al fatto compiuto chi scende in campo ogni domenica, facendo spesso figuracce.
CUORI SOLITARI - Il pressing di De Rossi nel primo tempo, da solo, a incitare, quasi pregare i compagni di seguirlo, vanamente. Le giocate di Perotti. Non c'è molto altro di positivo in una partita dove il Napoli è stato superiore in tutto.
FLOP
ALIBI - Adesso è colpa della condizione fisica. Una ulteriore scusa che va ad aggiungersi al mercato sbagliato, al modulo inadatto, agli infortuni, all'aspetto mentale, al VAR. Quale sarà l'alibi della prossima eventuale sconfitta.
TEMPI DI REAZIONE - Nulli. Sia per orgoglio, sia nelle gambe di chi è sceso in campo questo pomeriggio sul prato dell'Olimpico. Il gol preso in apertura ha come sancito la fine del match: "Ok, il Napoli è troppo per noi". Questo sembra essere frullato nella testa della squadra, visto la non reazione. Neanche dopo un gol casuale è servito a dare coraggio agli uomini di Ranieri.
EUROPA A RISCHIO - Dalla lotta Champions a quella Europa League. Al fondo non c'è mai fine. 9 giornate al termine, 27 punti, ma la Roma scende in classifica e il calendario non è delle migliore. Attualmente occupa l'ultimo posto utile per l'Europa (se la Fiorentina non dovesse vincere la Coppa Italia). Non darà certo i milioni della Champions League, ma disputare almeno l'Europa League è utile sia per gli introiti (un 15-30 milioni complessivi) sia per quanto riguarda i sorteggi delle future edizioni della massima competizione per club continentale.
DIFESA DA SERIE B - 43. Sono i gol subiti in fin qui, in campionato, dalla Roma. Gli stessi del Bologna di Inzaghi/Mihajlovic, squadra che ha appena 27 punti e lotta per non retrocedere nella serie cadetta. Un dato che si commenta da solo.