Roma-Debrecen 5-2 - Top & Flop
TOP
AS ROMA VECCHIE MANIERE - Ben tre dei cinque gol segnati al Debrecen arrivano da lanci lunghi. Un calcio molto più semplice, pratico, efficace e funzionale. Se Borja Majoral è solito a giocare in profondità, non possiamo dire la stessa cosa per Pellegrini e Dzeko, più giocatori di manovra che riescono, coi tempi giusti, a sfruttare questa nuova skill della Roma allenata da Mourinho.
3-2-5 - Dal punto di vista tattico la fase offensiva è quella che ruba più l'occhio. Con la difesa a 4 che diventa a 3 (Tripi fa il centrale), due mediani, il terzino destro che diventa l'ala, il trequartista di sinistra che si allarga sulla linea del fallo laterale, 2 trequartisti centrali e la punta. Impostazione ultra offensiva.
MO' JE FACCIO ER CUCCHIAINO - Dopo il gol su calcio di rigore al suo rientro in campo, Zaniolo regala una perla delle sue: controllo, dribbling in velocità sul difensore e cucchiaio di sinistro sul portiere in uscita.
FALSO NUEVE, VERO BOMBER - Doppietta per Dzeko (che dovrebbe far parlare di sé più per i suoi gol che per la questione della fascia di capitano) nel secondo tempo. Il bosniaco, come scritto sopra non ha come dote principale quella di giocare in verticale, ma trova un gol su lancio lungo di El Shaarawy (dribblando il portiere), poi con un piazzato di destro a giro sul palo lungo. In mezzo gioca a modo suo: venendo in contro e creando spazi e gioco per i compagni.
CONFERME - Quelle di Borja Majoral e capitan Lorenzo Pellegrini. Entrambi in gol con giocate individuali. Nel primo tempo tengono in piedi da soli l'attacco della Roma.
CONCENTRAZIONE E RICHIAMI - Seduto lì, su una sedia, neanche in panchina, con Sacramento in piedi a dare ordini. Mourinho sembra prendere quasi sottogamba la partita, come se disattento. Tutt'altro! Lo Special One è ultra concentrato e pronto a richiamare all'ordine i suoi. Lo fa con Borja Majoral, preouccupato più dalle condizioni del compagno a terra (Zalewski) che di andare a difendere la posizione lasciata scoperta dall'italo-polacco; lo fa con Karsdorp dopo che Smalling è dovuto uscire dalla sua zona perché l'olandase si è fatto scartare troppo facilmente. Mourinho ne ha per tutti, anche per il guardalinee che sul gol di Pellegrini aveva alzato erroneamente la bandierina per segnalare un fuorigioco inesistente.
FLOP
CON LA TESTA FIN DA SUBITO - Pessimo debutto per Rui Patricio tra i pali della Roma. Neanche il tempo di prendere confidenza che si vede colpire di testa da pochi passi, completamente indisturbato, l'attaccante del Debrecen. Zero colpe per il portiere portoghese, tante colpe per una difesa (soprattutto gli esterni) entrata non con la giusta mentalità in campo.
KICK-OFF GLITCH - Neanche il tempo di gioire per la perla di Zaniolo che gli avversari centrano la palla, arrivano in area di rigore, calciano in porta, Fuzato sbaglia l'intervento e Ugrai trasforma in tap-in. Anche questa situazione è da analizzare.