Napoli-Roma 2-0 - Top & Flop

02.11.2014 07:30 di Luca d'Alessandro Twitter:    vedi letture
Fonte: Luca d'Alessandro
Napoli-Roma 2-0 - Top & Flop
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TOP

Dopo una sconfitta del genere è difficile trovare qualcosa di top, ma proviamo lo stesso a vedere gli aspetti positivi della giornata:

INFORTUNI - La Roma esce dal San Paolo con le ossa rotte per la prestazione, ma per fortuna senza calciatori infortunati che di questi tempi è un aspetto positivo.

FINITE LE TRASFERTE TOP - Dopo dieci giornate la squada si è messa alle spalle le due partite più difficili della stagione, le trasferte al San Paolo e allo Juventus Stadium, veri tabù per Garcia.

RISULTATO - Difficile da ammettere, ma il 2-0 è un risultato che va stretto al Napoli per quanto ha prodotto specie nel primo tempo colpendo addirittura due legni. Un'altra sconfitta pesante avrebbe influito ulteriormente sulla psiche della squadra.

 

FLOP

APPROCCIO MENTALE – Il 7-1 rimediato contro il Bayern Monaco sta avendo strascichi maggiori di quanto di potesse pensare e al primo big match la squadra è entrata in campo timorosa e dopo il primo gol subito, dopo appena 3’, ha visto trasformarsi Insigne, Hamsik, Higuain, Callejon in Robben, Muller, Lewandovski e Gotze. Per fortuna la caratura dei giocatori è diversa e il passivo si è fermato sul 2-0.

TERZINI – Dietro a Maicon il nulla. Cole ha dimostrato di essere inaffidabile per la Serie A, Cholevas è attualmente il migliore per la fascia sinistra, ma anche lui comincia a dimostrare i propri limiti e Torosidis sta vivendo un’involuzione inaspettata.

LE SOSTITUZIONI – Il doppio cambio Destro-Iturbe per Totti e Florenzi non ha portato i benefici sperati. Anzi la Roma senza Totti, sembra una frase fatta, ha smesso di giocare in quanto era l’unico che veniva a prendersi la palla e unire i reparti.

GARCIA – Alla terza sconfitta su tre gare giocate al San Paolo sta vivendo un momento di scarsa forma. Dietro le scelte sono obbligate, ma alcune mosse in fase offensiva, la gestione del turnover non è dei migliori. C’è poi qualche contraddizione dialettica come quando dice che “avanzare Pjanic è controproducente” e poi lo mette nella linea dei trequartisti, nel 4-2-3-1, preferendolo a Totti.

NON GIOCO – La Roma di quest’ultimo periodo ha perso la coralità di squadra. Poche le azioni manovrate, non c’è più neanche il possesso palla che caratterizzava i giallorossi. Ormai ci si affida alle giocate dei singoli, se contro il Cesena può bastare, al San Paolo no.