Manchester United-Roma 6-2 - Top & Flop
TOP
LPENALTY 7 - Rigore che ha pesato tanto dal punto di vista mentale, dopo essere passati in svantaggio, un gol che avrebbe di fatto raddrizzato la gara. Pellegrini era concentrato, ma fiducioso, tanto da mirare, guardando l'agolo alla sua sinistra per tutta la rincorsa. De Gea intuisce ma non può nulla. Freddo serve il pallone per l'1-2 di Dzeko che illude tutti noi. Nel secondo tempo, potrebbe calciare, ma fa una cosa geniale, ovvero un passaggio orizzontale a tagliare fuori la difesa dello United. Purtroppo Dzeko non ha capito la giocata.
IL GINOCCHIO DEL BOMBER - Una palla buona, calciata indietro col destro, fortunamentente sullo slancio il ginocchio sinistro ha buttato la palla oltre la linea. Altro gol importante che accomuna sempre di più Dzeko con la storia della Roma.
LE ALI CHE HANNO PROVATO A FAR VOLARE LA ROMA - Karsdorp ha servito tante buoni cross a centro area: forti, tesi, tagliati, di prima intenzione. È lui stesso che s'immola in scivolata e rimette al centro il pallone deviato di mano da Pogba che regala il penalty alla Roma. Stessa cosa per Spinazzola, la sua progressione sull'altra fascia porta al gol del vantaggio. Poi l'infortunio, poi il nulla.
FLOP
MEN DISUNITED - 5 gol in un tempo, il 6-2 finale che è molto simile a quel 7-1 famoso. La squadra sbraca nel secondo tempo e inanella l'ennesima figuraccia della stagione. Questa però fa più male della altre.
RISCALDAMENTO E SFIGA - Gli ultimi ristabiliti in casa Roma erano Smalling e Spinazzola. Vereotut ormai era rientrato da più tempo. Per lui è probabile, visto il cambio dopo un paio di minuti, si sia trattato di un riscaldamento sbagliato. Spinazzola era giocatore borderline, la sfiga vera è stato Pau Lopez costretto dare forfait.
SPAVALDERIA O TRANS AGONISTICA? - Al netto di tutto la Roma aveva chiuso in vantaggio 1-2 il primo tempo. Un risultato non buono, un qualcosa che per come si era messa la gara era oro colato. Invece, nel secondo tempo, forse per eccesso di spavalderia tattica del tecnico o per una squestione di trans agonistica, una Roma stanca, con giocatori non al meglio, continua a giocare come se fosse fresca atleticamente e in perfette condizioni. Pressing alto dei difensori, squadra scoperta e gol subiti anche in cotropiede. Arriva il pareggio, il terzo gol. Nessun accorgimento. Arriva il quarto, il quinto e infine il sesto con cui finisce il primo set.
IT'S A SMALLING WORLD AFTER ALL - Atteso come fosse il salvatore di una fase difensiva ballerina, Smalling (questo Smalling) partecipa attivamenta in ben 4 dei 6 gol subiti: nel primo si alza su Pogba che gli gira intorno, resiste il ritorno di fisico e arriva lo scarico per Ferndandes. Sul secondo gol (Cristante uscito alto a centrocampo) va a raddoppiare senza senso, lasciando solo uno a caso, Cavani. Poi c'è il rigore commesso per un fallo sciocco e il quarto gol dove Pogba lo sovrasta di testa.
NODI AL PETTINE - Difficile vista la situazione pesare di poter fare 4 gol, in queste condizioni a questo Manchester United. La qualità tecnica inferiore di calciatori, una squadra fragile mentalemente e fisicamente visti i tanti infortuni, un allenatore che non riesce (in parte impedito) a compattare e far cambiare atteggiamento ai suoi calciatori, Tutti indizi dell'ennesimo anno 0 in vista in questa estate.