Bologna-Roma 2-0 - Top & Flop
TOP
GIORGIO ROSSI CON NOI – Questo il titolo dello striscione apparso al Dall'Ara, nel settore ospiti dei giallorossi, per ricordare l'ex massaggiatore giallorosso, scomparso all'età di 87 anni dopo 55 di servizio. Un pezzo di storia romanista, giustamente ricordato ma non sportivamente onorato dalla squadra.
FLOP
STIAMO AL COLOSSEO? - “Vuoi chiudere la porta? Mica stiamo al Colosseo....”. Quante volte nella nostra vita abbiamo udito questa frase, sia in classe a scuola o in casa propria. Ecco, la Roma in questo momento è come il famoso monumento capitolino, ovvero con tutte le porte aperte. A parte il match inaugurale contro il Torino, Olsen ha dovuto sempre raccogliere in fondo al sacco almeno una rete, tra cui quelle odierne di Mattiello e Santander, primi centri stagionali dopo cinque giornate per il Bologna.
LE PRATERIE PADANE – La difesa giallorossa sembra assomigliare alla famosa distesa di terra, con ampi spazi per gli uomini offensivi del Bologna pronti a colpire in contropiede senza alcun problema. Solo l'imprecisione di Okwonkwo evita un passivo peggiore per i capitolini.
LA CATENA PERDUTA – Nella passata stagione si è detto più volte di come la Roma creasse le sue fortune sfruttando la fascia sinistra con Kolarov e Perotti. Nel giorno del rientro da titolare del Monito, Di Francesco opta per Marcano, non propriamente un terzino di spinta come il serbo. I due non dialogano quasi mai, con lo spagnolo che sale raramente limitandosi a difendere come può. Nulla cambia a metà ripresa, quando entra Kolarov al posto di Fazio.
CATTIVI MA NON SPORTIVI – Molte squadre fanno della loro “cattiveria sportiva” un mantra. Dove non arriva la tecnica, arriva la grinta, la corsa, il cuore. La squadra di Eusebio Di Francesco è apparso solo cattiva, con molti falli in mezzo al campo e due volte a rischio espulsione con Fazio e Cristante, entrambi graziati da Massi ed entrambi sostituiti pochi istanti dopo.
IL MESTO RITORNO – Dopo aver viaggiato all'andata con il treno, i giallorossi tornano mestamente nella Capitale in pullman. Circa 4 ore di viaggio per pensare a lungo su cosa non va in questa squadra, in difficoltà praticamente da inizio stagione.