Sensi-UniCredit pronto laccordo
«Vigiliamo sul destino della squadra ma non possiamo fare altrettanto sull’aspetto economico, perché la Roma appartiene solo alla società e alla banca». «Vogliamo una Roma forte e senza problemi di finanziamento alle spalle», queste le parole del sindaco di Roma. Ultime ore. Il destino di Rosella Sensi sembra segnato. Lunedì la Roma (insieme agli asset di Italpetroli) sarà davvero della banca, che la affiderà in gestione ad un advisor per valorizzarla e venderla al miglior offerente? Lei avrà l’ultima parola, il potere di firma. «Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, a questo punto non dipende più da noi», dicono al termine dell’ultimo incontro i legali. Tutti vogliono evitare che l’arbitrato vada a sentenza e la Italpetroli, nel frattempo, fallisca. I termini dell’intesa, probabilmente, ieri sono stati messi nero su bianco: la banca si prende la Italpetroli, con dentro la Roma, la Sensi non ha più debiti (nemmeno con Monte dei Paschi) e le restano 30 milioni. Nelle prossime ore gli avvocati resteranno comunque in contatto.