La rifondazione giallorossa nel progetto degli americani
Questo il progetto, punto per punto, della rifondazione romanista pubblicato quest'oggi da Il Romanista.
Businnes Plan - Gli americani puntano a fare della Roma una Media Company. La comunicazione sarà il piatto forte: la nuova proprietà sfrutterà ogni canale possibile per mostrare l'As Roma in tutto il mondo. Dal sito internet, che verrà tradotto in addirittura dieci lingue, ma anche attraverso un maggior rapporto squadra-tifosi. Ci sarà poi bisogno di uno stadio di proprietà da circa 45 mila posti che potrebbe essere costruito con capitali privati di uno sponsor.
Sponsor Tecnico - L'obiettivo è la Nike, in alternativa l'Adidas. La società di Beaverton consentirebbe di vendere la maglia dell'As Roma anche in posti impensabili. DiBenedetto conosce bene i vertici della Nike e questo potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella riuscita della partnership. L'ostacolo da superare sarebbe la salatissima penale per la risoluzione anticipata del contratto tra Kappa e l'As Roma.
Settore Giovanile - Quello giallorosso si ispirerà a quello di Manchester United e Real Madrid. L'idea degli americani è quella di creare Academy in giro per il mondo tutte fondate sul marchio Roma. Non si parla di normali scuole calcio ma di vere e proprie accademie, dove i ragazzi possano studiare ed essere seguiti nella tecnica e nella tattica. I centri nascerebbero in Asia, Nord e Sud America. Si prevede che entro il 2015 possano essere messi a bilancio 4 milioni di euro alla voce "ricavi dal settore giovanile"; significa prendere un ragazzo brasiliano molto giovane per poi tesserarlo per la prima squadra oppure venderlo in qualche parte del mondo facendo una plusvalenza. Ambasciatore nel mondo dovrebbe essere Bruno Conti.
Gli uomini del Presidente - DiBenedetto e soci sono convinti che il rilancio della Roma debba partire dal marketing. La Roma parte da una base tecnica molto valida e gli americani andrebbero a mettere persone di fiducia nei settori che poco hanno a che fare con il calcio. Ad occuparsi del campo saranno dirigenti italiani, uno su tutti Gian Paolo Montali che farà anche da collante tra i due settori.