Cesari: "Non mi sento di difendere più nessuno nella classe arbitrale"

23.09.2010 15:44 di  Alessandro Carducci   vedi letture
Fonte: Radio Ies - "A tutto campo"
Cesari: "Non mi sento di difendere più nessuno nella classe arbitrale"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Graziano Cesari, opinionista ed ex arbitro internazionale - attraverso i microfoni di “A Tutto Campo”, trasmissione radiofonica in onda su Radio Ies 99.8 - non usa mezzi termini per commentare l'operato dell'arbitro Carmine Russo di Nola nella direzione della partita tra Brescia e Roma:“dopo quello che ho visto ieri non mi sento di difendere più nessuno nella classe arbitrale, devono dimostrare loro di non essere in malafede. Penso alle dichiarazioni dei dirigenti della Roma: un dirigente che dice che questo calcio è malato vuol dire che lo sa, che ha dei sentori come minimo. Sono persone che il calcio lo vivono dall'interno. Russo ha dimostrato superficialità e presunzione, quello che ho visto ieri non sta né in cielo né in terra”. “E' inspiegabile – continua Cesari - la designazione di Russo dopo i disastri che ha combinato in Cesena-Milan.”

Severa anche l'analisi tecnica di uno dei tanti episodi che hanno visto penalizzata la squadra giallorossa: “ le trattenute in area di rigore vanno punite, in questo modo riproponendo Russo il messaggio che passa è esattamente il contrario. Ho arbitrato 27 anni, so quali sono i messaggi che arrivano come conseguenza di determinate scelte”.

Perplessità anche sulla scelta di non dare spazio a giovani arbitri: “gli arbitri ce li hanno – spiega Cesari - ma non li vogliono provare. Tra Russo e un arbitro arrivato dalla serie C non c'è differenza da quello che abbiamo visto.”

Tra le domande poste a Cesari anche la richiesta un parere su un possibile coinvolgimento degli arbitri italiani in eventuali fatti legati alle scommesse: “Dopo quello che è successo in Germania e non solo non posso certo escluderlo. Non è fantascienza. Un'ipotesi, anche avanzata dai tifosi, in mancanza di una spiegazione convincente è plausibile. Ovviamente mi auspico e spero che non sia questo il caso e voglio continuare a credere nell'errore tecnico”.

Riguardo alle possibili azioni che potrebbero intraprendere Nicchi e Braschi Cesari ha le idee chiare: ”la cosa più logica è la sospensione, spero a tempo indeterminato. Sarebbe stato bello se ieri Russo fosse andato in sala stampa a spiegare l'accaduto. Così diventa tutto difficile”.

Infine una considerazione in vista del delicato incontro di sabato prossimo tra Roma e Inter: “sarebbe interessante provare anche l'impiego di un arbitro straniero, sarebbe un messaggio positivo e di monito per gli arbitri italiani, che così potrebbero rendersi conto di non essere indispensabili. Restando in Italia – conclude Cesari - mi viene in mente solo Tagliavento”.