Capitan Futuro, attuale Gladiatore

dall'inviato al Bentegodi Gianluca Ricci
16.05.2010 17:00 di Gianluca Ricci   vedi letture
Fonte: Vocegiallorossa.it
Capitan Futuro, attuale Gladiatore
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Finalmente Capitan Futuro! Superati infortuni, cali di condizione e di concentrazione, De Rossi è tornato. Sul terreno del Bentegodi, nel tandem ormai super collaudato con David Pizarro, si è finalmente riappropriato di quel ruolo di leader a centrocampo che negli ultimi mesi era sembrato un po’ vacillare. Specie dopo la sostituzione a metà gara nel derby di ritorno con la Lazio. Propositivo nell’impostare il gioco, solido oltre ogni immaginazione in fase d’interdizione, il numero 16 giallorosso è riuscito a mettere la ciliegina sulla torta della sua prova con l'assist dell'1-0 per Vucinic ed un gran gol. Quello del raddoppio giallorosso, una botta da distanza siderale col destro al quarto d’ora di gara. Proprio come all’andata, sabato 9 gennaio allo Stadio Olimpico, quando firmò in apertura la rete che regalò i tre punti agli uomini di Claudio Ranieri.

Proprio da lì, in ogni caso, iniziarono i problemi fisici: una forte contusione alla tibia destra che si è risolta appena qualche settimana fa. DDR ha stretto i denti, scendendo in campo in condizioni non perfette, attirandosi anche addosso le critiche di chi già lo immaginava con la testa altrove (Real Madrid, Manchester City), ma ha reagito da campione e da uomo maturo. Si è allenato a testa bassa, ci ha messo tutta la grinta possibile (e anche quella impossibile) in ogni partita, contro la Primavera come contro la prima della classe, e i fatti gli hanno dato ragione. A Verona, nella domenica della speranza e dei sogni ad occhi aperti, Danielino è tornato quello di sempre che tutti conosciamo: una sorta di enclave della Sud in mezzo al campo, capace di trasformare le sue emozioni di calciatore-tifoso in una forza incredibile da mettere su ogni pallone giocato. E come ogni componente della rosa di Ranieri merita un GRAZIE a caratteri cubitali. Dalla zona retrocessione al sogno, anche questa può essere considerata una vittoria.