Scacco Matto - Roma-Udinese 3-1
Quinta vittoria consecutiva per la Roma, che batte anche l’Udinese restando in testa alla classifica. Con Alessandro Florenzi e Iago Falque, la Roma si presenta a questa partita, almeno in partenza, con il 4-4-2, con Edin Dzeko e Gervinho davanti, contro il 5-3-2 di Colantuono guidato da Stipe Perica e Cyril Théréau. L’inizio di gara è molto simile a quello della partita di Firenze, con il doppio del rendimento: nei dieci minuti iniziali di pressing questa volta la Roma riesce infatti a portarsi già sul 2-0, indirizzando il resto della partita, prima in posizione con il piazzato di Pjanic, poi in ripartenza con Maicon. La seconda parte della prima frazione vede infatti la squadra giallorossa gestire la partita e provare ad attaccare in transizione, utilizzando Edin Dzeko come fulcro della manovra e continuando quindi a penalizzare il suo lato finalizzativo. I bianconeri col passare dei minuti cercano di alzare i giri del motore e a questo corrisponde un avanzamento della posizione dei due esterni, Silvan Widmer e Giovanni Pasquale; dall’altra parte, la Roma si è però già risistemata con un 4-3-3 o 4-1-4-1, con Florenzi interno di centrocampo a sinistra e Nainggolan perno centrale. Una possibile rilassatezza (con una palla persa che ha portato a un tre contro tre non sfruttato) e la fisicità di Perica sono però gli unici nemici dei giallorossi, fino al duplice fischio di chiusura del primo tempo.
Nella ripresa il copione resta lo stesso: Udinese alla timida ricerca del gol che possa riaprire la partita, Roma sempre pronta, e schierata con il 4-3-3, a dare il via alla transizione. Transizione che dà il via anche chi non ti aspetti: è da Manolas che infatti arriva l’assist per il 3-0 di Gervinho che chiude il match. Colantuono inserisce Bruno Fernandes, Edenilson e Aguirre: i tre danno freschezza a un’Udinese che non cambia la sua marcia, ma che arriva al gol del 3-1 sfruttando le maglie troppo larghe della difesa giallorossa, poco precisa nel posizionamento anche a causa della sostituzione di Manolas con Gyömber e l’evidente mancanza di intesa tra i due. Il risultato resta comunque saldamente in mano ai giallorossi fino al fischio finale: si conferma la capacità dei giallorossi di leggere correttamente la partita, di saper alternare almeno due assetti e controllare il match, ma a restano comunque piccoli difetti da correggere in fase di gestione del punteggio e di organizzazione difensiva.