Scacco Matto - Roma-Real Madrid 0-2: in Europa come in Italia
Svanisce per la Roma la possibilità di agguantare il primo posto nel gruppo G di Champions League: Bale e Lucas Vázquez stendono i giallorossi, condannandoli al secondo posto.
LE SCELTE - Alla vigilia si ipotizzava un cambio di modulo per Di Francesco, che invece conferma il suo 4-2-3-1: a sostituire Lorenzo Pellegrini è Nicolò Zaniolo, che ha ai fianchi Cengiz Ünder e Stephan El Shaarawy, con davanti Patrik Schick visto l’infortunio di Edin Džeko. Recuperano invece Robin Olsen e Konstantinos Manōlas, con Alessandro Florenzi, Federico Fazio e Aleksandar Kolarov a completare la difesa. Lucas Vázquez, Karim Benzema e Gareth Bale compongono invece il tridente scelto da Santiago Solari, che senza Casemiro piazza Marcos Llorente in mezzo alla mediana con Toni Kroos e Luka Modrić.
KROOS PER I CROSS - Il Real Madrid tenta di fare la partita, ma a ritmi non eccezionali. Le scorribande degli esterni e la tecnica di Benzema permettono ai merengues di mantenersi potenzialmente sempre pericolosi; l’uscita preferita è però sul lato di sinistra, dove Cengiz Ünder ripiega meno di El Shaarawy e Florenzi, che pure gioca una buona gara, a volte si fa trovare fuori posizione. Solari così fa aprire Toni Kroos, che sovraccarica il lato creando superiorità numerica: dai suoi piedi arrivano il maggior numero di palloni giocati dal Real dentro l’area di rigore della Roma, fortunatamente per Olsen senza grande successo.
PRESSING REAL - Con El Shaarawy fuori per infortunio al suo posto entra Justin Kluivert: il tridente offensivo - quattro giocatori contando anche Zaniolo - diventa ancora più fresco e leggero e costituisce la prima linea di un pressing che la Roma porta con grande ferocia, mettendo in difficoltà i pur tecnici giocatori di difesa e centrocampo del Real Madrid. Emblematica è l’azione che chiude il primo tempo, con Schick - non un campione di intensità - costringe Dani Carvajal a un’improbabile giocata di tacco, che favorisce Kluivert: solo un’incredibile errore di Cengiz a due metri dalla porta impedisce alla Roma di chiudere in vantaggio la prima frazione.
L'ITALIA IN EUROPA - Il secondo tempo è di quasi impossibile analisi, perché la Roma esce dal campo dopo il secondo episodio negativo consecutivo, un retropassaggio di testa di Fazio che regala il pallone a Bale, che fredda Olsen e porta in vantaggio i suoi. Il gol cancella tutta l’intensità e la concentrazione messa in campo dalla Roma, che lascia campo al contropiede del Real Madrid che raddoppia con Lucas Vazquez. Una situazione vista tante volte in campionato, e ora anche in Champions League, dove la minor pressione sembrava essere amica dei giallorossi.
NEL MOMENTO PEGGIORE - Sullo 0-2 non c’è più una partita: in certi momenti della contesa il pallone resta fermo, il pressing sparisce così come la voglia di riprendere il punteggio. Di Francesco approfitta del garbage time per dare minuti a giocatori poco impiegati, come Ante Ćorić e Rick Karsdorp: un ulteriore segno di resa e una scelta probabilmente poco utile anche per i calciatori impiegati, che possono migliorare solo sul piano atletico ma non certo su quello agonistico.