Scacco Matto - Palermo-Roma 2-4
Seconda vittoria consecutiva in campionato per la Roma, che vince contro il Palermo per 4-2 in una partita a due volti.
Rudi Garcia propone un’importante novità: con De Rossi ancora sulla linea dei difensori è Florenzi e non Vainqueur a completare il pacchetto dei centrocampisti e Torosidis prende il suo posto sull’out di destra in terza linea. L’attacco è composto da Iago Falque, Gervinho e Salah e diviene legittimo il dubbio sul modulo: i giallorossi iniziano però col 4-3-3 e con questa disposizione confezionano in pochi secondi il gol del vantaggio. Gervinho inizia l’azione a destra, Florenzi stringe verso il centro del campo così come Pjanic, i due combinano e il bosniaco va subito a segno. Dopo la rete però, la sistemazione dei giallorossi torna a essere un 4-4-2 simile a quello visto nel secondo tempo di Borisov con Pjanic e Nainggolan che si posizionano davanti a De Rossi e Manolas. Il Palermo, avendo probabilmente preparato il match immaginandolo come regista fa scattare il pressing solo sul belga, ma sono evidenti le difficoltà dei padroni di casa, sfilacciati e poco convinti in un’aggressione che altro non fa se non liberare spazi centralmente per la Roma, che ringrazia e raddoppia con Florenzi. La sua posizione di esterno destro di centrocampo permette alla squadra di Garcia di avere più equilibrio e solidità, con la protezione di Torosidis, e di regolare l’ampiezza del gioco a suo piacimento, essendo il numero 24 bravo sia nel viaggiare lungolinea che nel prendere il campo e inserirsi, mentre a sinistra ci sono Iago Falque e Digne che, come consuetudine, lavorano in coppia per raggiungere il fondo. I due attaccanti, invece, godono di piena libertà nel dividersi posizioni e compiti: con Garcia l’ivoriano ha spesso agito da centravanti, ma dei due è l’egiziano il più bravo a difendere palla per far salire i suoi ad accompagnare le transizioni. Il gol del 3-0 arriva proprio dai piedi di Gervinho, che parte da sinistra e si accentra prima di calciare sotto l’incrocio dei pali con il destro ed è su questo risultato che si chiude la prima frazione di gioco.
All’intervallo, Iachini inserisce Gilardino al centro dell’attacco. La presenza di un centravanti di ruolo come Marco Borriello aveva già creato problemi a De Rossi in difesa, e infatti il neoacquisto rosanero si va ad accoppiare proprio al numero 16 giallorosso, sfidandolo su lanci lunghi e cross. E l’idea, seppur in circostanze un po’ fortuite, ha la sua utilità: proprio da un duello tra i due campioni del mondo, pur con Pjanic a terra infortunato e la squadra sconnessa, nasce il gol dell’1-3 che rimette in partita il Palermo, uscito dalla gara anche mentalmente fino a quel momento. Iachini inserisce Quaison per dare ampiezza, creando un’interessante catena con Lazaar, e la squadra si riaccende: migliora il pressing e l’aggressività su un centrocampo della Roma che comincia a fare più fatica nel gestire la partita. Garcia allora restituisce energia al reparto: dentro Emerson per Iago Falque (mancino per mancino) e Uçan per Salah (con Pjanic avanzato alle spalle di Gervinho). Il terzo cambio, con l’ingresso di Gyömber per Florenzi, suggerirebbe un rafforzamento della difesa o comunque un esonero di De Rossi dai compiti di quella posizione, ma l’idea di Garcia è un’altra: l’ex catanese prende il posto del ragazzo di Vitinia anche nello scacchiere tattico, per cercare di tamponare le folate sulla corsia mancina dei padroni di casa. Queste soluzioni finiscono per limitare i pericoli, ma c’è ancora un aspetto su cui la Roma resta carente: i calci piazzati. Da un corner da sinistra infatti nasce un’opportunità per Gilardino, poi, in pieno recupero, arriva il gol del 3-2 che per qualche istante fa tremare le gambe, prima del liberatorio 4-2 firmato Gervinho con il Palermo sbilanciato.
Viene dunque premiata la scelta tattica di Garcia di giocare con il 4-4-2, ma resta comunque da riflettere su alcune soluzioni, come quella di De Rossi schierato in difesa, che sembravano essere di ripiego ma che stanno diventando consuetudine sempre più letta dalle squadre avversarie.