Salisburgo-Roma 1-0 - Scacco Matto - Allargare il gioco e chiudere gli spazi dietro
La Roma viene beffata a Salisburgo nel finale, a causa di un gol di Capaldo.
LE SCELTE - Nessuna novità per José Mourinho, che conferma i titolari che hanno affrontato il Lecce con Mancini, Smalling e Ibanez in difesa. A centrocampo, Zalewski ed El Shaarawy agiscono sulle fasce con Cristante e Matic in mezzo al campo mentre Dybala e Pellegrini giocano a supporto di Abraham.
Il Salisburgo risponde con un 4-3-1-2 con Sucic dietro alle due punte, Fernando e Okafor, mentre la cintura mediana è composto da Capaldo, Gourna-Dou e dal promettente Seiwald.
PRESSING - Gli austriaci, come prevedibile, partono molto forte e i giallorossi faticano a uscire in maniera pulita nei primi minuti. Di fronte alla pressione del Salisburgo, i capitolini inizialmente si intestardiscono nell'andare per vie centrali con un solo cambio di gioco tentato nei primi 20 minuti, riuscito grazie a una buona apertura di Pellegrini per El Shaarawy, che si rende pericoloso.
CAMBI DI GIOCO - La Roma deve, infatti, cercare di allargare il gioco perché il Salisburgo tende a creare molta densità in zona palla, in modo da mettere quanta più pressione possibile agli avversari. Facendo così, gli austriaci scoprono il lato debole e, con il passare dei minuti, la squadra di Mourinho inizia a utilizzare maggiormente El Shaarawy e Zalewski, creando diversi pericoli al Salisburgo dalle fasce.
ATTACCHI DIRETTI - I padroni di casa cercano di arrivare in porta con pochi passaggi ma sbattono contro l'accortezza e il muro eretto dalla Roma. Mancini annulla Okafor, Smalling spazza qualsiasi cosa gli capiti in zona e Ibanez è attento perché Capaldo tende ad attirarlo fuori linea, rimanendo largo e il Salisburgo non fa nulla per approfittare dello spazio che si sarebbe potuto creare Smalling e il difensore brasiliano.
RIPRESA - Il secondo tempo si apre con la sostituzione di Dybala per un problema al flessore sinistro. Entra Celik, che si posiziona a destra con Zalewski che torna a sinistra ed El Shaarawy che avanza sulla linea di Pellegrini. Il Salisburgo, invece, entra in campo con un atteggiamento più prudente, meno aggressivo, e la Roma conquista presto il dominio del campo. La coppia Cristante-Matic funziona abbastanza bene (meglio il centrocampista italiano) e quando i due non arrivano con il dinamismo arrivano con il senso della posizione o trovano coopertura nei difensori che accorciano. Danno però fisicità e, soprattutto Cristante, geometrie ed è proprio l'ex atalatino a mettere in porta Abraham nel primo tempo, con un suntuoso lancio in profondità.
La sconfitta è una beffa ma, per il gioco espresso dalla Roma, tutto è ancora assolutamente aperto.