Roma-Milan 1-2 - Scacco Matto - Densità sulla trequarti e pressing alto le mosse dei rossoneri

01.03.2021 21:45 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Roma-Milan 1-2 - Scacco Matto - Densità sulla trequarti e pressing alto le mosse dei rossoneri
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La Roma perde 2-1 il big match dell'Olimpico grazie alle reti di Kessie e Rebic. Di Veretout, il gol della bandiera giallorosso.

LE SCELTE - Fonseca conferma il 3-4-2-1 con Fazio al posto di Kumbulla, non ancora pronto per giocare dal primo minuto. Cristante e Mancini finiscono di comporre il terzetto difensivo. A centrocampo, confermati Karsdorp, Villar, Veretout e Spinazzola mentre in avanti, dietro a Borja Mayoral, agiscono Pellegrini e Mkhitaryan.
Pioli schiera i suoi calciatori con il 4-2-3-1 con Calabria, Kjaer, Tomori al posto di Romagnoli, e Theo Hernandez nel reparto arretrato. Tonali e Kessiè agiscono in mezzo al campo con  Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic dietro a Ibrahimovic.

CERCASI ROMA - Nella prima parte del primo tempo, il Milan domina i giallorossi con un pressing asfissiante, reso più agevole dalla poca capacità della Roma di trovare linee di passaggio libere. Fonseca sprona Villar a tenere di meno la palla ma è anche vero che i suoi compagni faticano a smarcarsi e i capitolini non riescono a salire palla al piede né, ovviamente, lanciando lungo poiché Borja Mayoral non è Dzeko e non riesce a tenere i palloni e a far salire la squadra. 
I milanesi esercitano una forte pressione con i 4 giocatori offensivi più i due centrocampisti, Kessie e Tonali, spesso sulle tracce di Villar e Veretout. Inoltre, sia Tomori e sia Kjaer hanno fatto diverse incursioni fin dentro la metà campo giallorossa per accorciare su un loro diretto avversario. 
Per fare più densità in mezzo al campo, la Roma in fase difensiva ha adottato un 5-3-2, con Mkhitaryan e Borja Mayoral stretti per schermare il passaggio a Kessie mentre Pellegrini ha irrobustito il centrocampo giallorosso ma la squadra di Pioli è riuscita a essere molto pericolosa tra le linee, portando un gran numero di giocatori e stressando enormemente la retroguardia giallorossa.

ISOLARE SPINAZZOLA - La Roma ha faticato a far girare velocemente la palla e a farlo con qualità pur sotto pressione. La squadra di Fonseca, in più di un'occasione, ha provato il classico cambio di gioco per Spinazzola, che si è reso protagonista dell'assit di Veretout ma che avrebbe potuto fare ancora di più. I giallorossi hanno provato a isolarso nell'uno contro uno ma il Milan è stato abile nel rimanere sempre compatto e nel dare una mano a Calabria.

HERNANDEZ - Il terzino sinistro del Milan ha creato parecchi problemi, com'è normale che fosse. Il calciatore francese ha una grande fisicità ed è molto bravo a condurre il pallone senza perdere velocità né forza. Il Milan ha creato più di un pericolo sfruttando anche la sua capacità di giocare all'interno del campo, attaccanto il corridoio o portandosi in posizione ancora più centrale. I giallorossi, probabilmente, avrebbero potuto attaccare maggiormente dalla sua parte, proprio facendo leva sulla propensione offensiva di Hernandez, che può lasciare scoperta la sua difesa (inizialmente i giallorossi hanno anche provato ad attaccare alle sue spalle).

GRINTA E DETERMINAZIONE - Il Milan è stato per tutta la partita in gara. Anche nel momento più difficile, nella ripresa, i rossoneri hanno saputo soffrire senza disunirsi e rischiando neanche troppo. La Roma ha subìto nella prima parte di gara, reagendo in ritardo e dano l'impressione di essere meno solida, meno convinta, meno determinata. Un peccato, perché il Milan era tutto meno che invulnerabile.