Roma-Leicester 1-0 - Scacco Matto - Decisivo ancora una volta un cambio di gioco. Supremazia in tutti i duelli
La Roma conquista la finale della prima edizione della Conference League grazie al gol di Abraham nel primo tempo.
LE SCELTE - Nessuna sorpresa per José Mourinho, che inserisce Oliveira al posto di Mkhitaryan, accanto a Cristante. Karsdorp e Zalewski occupano le fasce con la difesa composta da Mancini, Smalling e Ibanez. Pellegrini agisce dietro alla coppia Zaniolo-Abraham.
Rodgers risponde con un 4-3-3 con Pereira, Fofana, Evans e Justin a formare la linea difensiva. Tielemans gioca in cabina di regia con Maddison e Dewsbury-Hall mezzali. Vardy viene schierato punta centrale con Lookman a destra e Barnes a sinistra.
PRIMI MINUTI - Il Leicester tenta subito di disturbare la Roma con una pressione alta ma i giallorossi riescono a uscire bene palla al piede, potendo inoltre ricorrere alla soluzione del lancio lungo. Così accade al decimo e si ripete quando successo una settimana fa: lancio per Zaniolo, bravissimo nell'addomesticare il pallone, proteggerlo contro Justin, per poi effettuare un cambio di gioco per Zalewski, proprio come accaduto in Inghilterra in occasione del gol di Pellegrini. La differenza è che questa volta, il capitano giallorosso non attacca la profondità ma preferisce ricevere palla indietro e tentare così la conclusione, con palla deviata in corner. Sugli sviluppi, la palla finisce nuovamente in calcio d'angolo da cui deriva il gol di Abraham.
PRESSIONE ROMA - I giallorossi cercano di mantenere una pressione costante sul Leicester. Squadra alta, con Abraham e Zaniolo a occuparsi dei centrali avversari quando gli inglesi impostano da dietro, Pellegrini su Tielemans, Cristante e Oliveira sulle due mezzali i due esterni pronti ad accorciare.
La squadra di Rodgers imposta spesso con una linea a tre, con Pereira pronto a salire per cercare di mettere in difficoltà i giallorossi ma la catena Ibanez-Zalewski funziona bene e il giovane esterno giallorosso riesce ad arginare Lookman molto meglio di quanto accaduto nel secondo tempo della gara di andata, quando lo spostamento di Lookman dalla parte proprio di Zalewski aveva creato più di un problema.
Maddison spesso si allarga per ricevere senza troppa pressione ma non riesce a incidere mentre Vardy viene marcato stretto da Smalling e va a cercarsi lo spazio nei due corridoi, non riuscendo mai a sorprendere e cogliere in fallo i tre centrali giallorossi.
RIPRESA - Rodgers cambia modulo e propone un 3-5-2 togilendo i due esterni offensivi, Lookman e Barnes, evanescenti. L'idea è di irrobustire il centrocampo e dare più libertà a Pereira e Justin sulle fasce ma la Roma vince tutti i duelli individuali e chiude gli spazi. La squadra di Mourinho abbassa il baricentro, occupa le linee di passaggio e Rui Patricio ha solo da neutralizzare un paio di conclusioni centrali. A un quarto d'ora dal termine, entra Veretout per Zaniolo e Mourinho inserisce, così, un uomo in più a centrocampo per limitare ancora di più le, flebili, sortite del Leicester fino al fischio finale dell'arbitro.