Roma-Inter 2-2 - Scacco Matto - La strategia di Fonseca e l'errore della Roma

11.01.2021 22:00 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Roma-Inter 2-2 - Scacco Matto - La strategia di Fonseca e l'errore della Roma
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Finisce in parità all'Olimpico tra Roma e Inter, con i gol di Pellegrini e Mancini, per i giallorossi, e le reti di Skriniar e Hakimi per i milanesi.

LE SCELTE - Fonseca conferma gli undici previsti alla vigilia, con Mancini, Smalling e Ibanez sulla linea difensiva. Villar vince il ballottaggio con Cristante e può ormai definirsi un titolare a tutti gli effetti. Lo spagnolo fa coppia con Veretout mentre Pellegrini prende il posto di Pedro sulla trequarti accanto a Mkhitaryan, dietro all'unica punta Edin Dzeko.
Nessuna sorpresa nemmeno per Antonio Conte: consueto 3-5-2 con Skriniar, de Vrij e Bastoni davanti ad Handanovic. A centrocampo, Hakimi e Darmian (preferito a Young) agiscono sulle fasce con Vidal, Brozovic e Barella in mezzo al campo. Lautaro e Lukaku guidano l'attacco interista. 

LA STRATEGIA DI FONSECA - L'idea della Roma è di non farsi schiacciare ma di non concedere nemmeno la profondità a Lautaro e Lukaku. I giallorossi tengono quindi un baricentro medio-alto, senza andare in pressing ultra offensivo ma cercando di disturbare la manovra nerazzurra. In particolare, Fonseca spedisce Veretout a mordere le caviglie di Brozovic per evitare di fargli giocare troppi palloni, per costringe l'Inter a un palleggio più sterile. L'alternativa, scontata, dei nerazzurri è la ricerca di Lukaku, sia con palle alte e sia basse, e quindi Fonseca assegna a Smalling l'ingrato compito (anche questo scontato) di incollarsi al centravanti belga. 

MEZZI SPAZI - In fase offensiva, la Roma cerca invece spesso i suoi trequartisti (Mkhitaryan e Pellegrini) nei mezzi spazi, quelle terre di nessuno che ogni squadra fatica a coprire. Su Mkhitaryan si crea subito una gabbia, con l'armeno attaccato da Skriniar e circondato anche da Barella e Brozovic. Per quanto riguarda Pellegrini, invece, c'è Bastoni subito pronto ad accorciare con il numero 7 capitolino bravo a eludere la marcatura del giovane difensore interista.

TAGLIO DI LAUTARO - Con Smalling agganciato a Lukaku e con l'attaccante belga che arretra spesso per ricevere palla, si libera uno spazio pericoloso alle spalle del difensore inglese che, dovendo seguire l'attaccante interista, non può coprire la profondità. In quello spazio ci si butta in più di un'occasione Lautaro, che taglia dalla sinistra per ricevere il lancio in verticale ma viene arginato abbastanza bene da Mancini, il quale lo segue con diligenza. 

BARICENTRO - Attorno alla mezz'ora del primo tempo, la Roma, forse spaventata da un paio di folate interiste, si abbassa troppo lasciando ampia libertà di manovra alla squadra di Conte. Questo consente all'Inter di poter impostare più liberamente, attaccando di più sulle fasce, sia con Young (subentrato a Darmian) e sia con Hakimi, che gioca sempre vicino a Lukaku ed è pronto a farsi lanciare nello spazio dal belga. Il duello con Spinazzola viene nettamente vinto dall'esterno marocchino mentre l'ex juventino non riesce quasi mai a saltare l'uomo. Sull'altra fascia, invece, Karsdorp inizialmente va un pochino in difficoltà contro Young e non riesce a sfruttare la poca attenzione difensiva del giocatore interista. L'Inter si fa più pericolosa anche centralmente, con Vidal che viene in più di un'occasione perso di vista da Villar.

RIPRESA - Nel secondo tempo, l'Inter alza subito il baricentro e va in pressione sulla Roma che, invece, inizia la ripresa allo stesso modo di come aveva terminato la prima frazione, con paura, timore e abbassandosi troppo. Le occasioni create dai nerazzurri nei primi minuti si spiegano così, con i giocatori ospiti liberi di impostare e di effettuare la giocata migliore. La Roma fatica a tenere il pallone, con Dzeko in particolare che non riesce a far salire la squadra.
Con questo atteggiamento, è inevitabile prendere gol: de Vrij arriva fino alla linea di metà campo indisturbato, allarga per Bastoni che, avendo preso coraggio, agisce quasi da esterno offensivo. Palla a Lautaro, che si gira e serve all'indietro Vidal sulla trequarti. Il cileno riceve palla totalmente libero a pochi metri dall'area di rigore, non avendo alcun giocatore della Roma né addosso ma nemmeno vicino a sé. Vidal vede Hakimi, lo serve e dopo un contrasto con Spinazzola il pallone finisce in corner, dagli sviluppi del quale arriva il gol del pareggio di Skriniar.

REAZIONE - Solo dopo la sberla del 2-1, la Roma riuscirà ad alzare la testa. In queste occasioni, quando la palla scotta, si vede la stoffa di un calciatore. I vari Mancini, Karsdorp (sempre più in fiducia), Villar, Cristante, Pellegrini e Mkhitaryan hanno voluto i palloni più delicati, più difficili e hanno guidato la rincorda giallorossa, con il gol arrivato proprio da un cross di Villar per Mancini, che ha fissato il risultato sul 2-2.