Inter-Roma 2-0 - Scacco Matto - Come la Roma ha preparato la gara e la mancanza di intensità
LE SCELTE - José Mourinho opta per il 3-4-1-2 con Mkhitaryan alle spalle di Zaniolo e Abraham. A centrocampo, Karsdorp e Vina agiscono ai lati con Oliveira e Veretout in mezzo. Il pacchetto difensivo è formato da Mancini, Smalling e Ibanez.
Inzaghi risponde con il consueto 3-5-2, schierando praticamente tutti i titolari ad eccezione di de Vrij, Calhanoglu e Dumfries.
COME L'AVEVA PREPARATA LA ROMA - Nel primo minuto, si può vedere come voleva giocarsela Mourinho. L'Inter avvia la manovra mentre la Roma alza il baricentro per bloccare le linee di passaggio. I nerazzurri, come di consueto, effettuano un lento giropalla nella fase iniziale per attirare l'avversario, allungarlo per poi infilarsi tra le linee. Inzaghi costruisce con una linea a 4, a volte grazie al movimento incontro di Barella mentre spesso uno tra Barella e Vidal si posiziona da terzino sinistro, consentendo a Perisic di stare altissimo.
i giallorossi - dicevamo - alzano nei primi secondi il baricentro portando 5 giocatori nella metà campo per effettuare la pressione: Abraham controlla i due centrali, Mkhitaryan va su Brozovic mentre Oliveira e Veretout si occupano delle due mezzali. Zaniolo, invece, si allarga sulla destra per coprire l'ampiezza.
DALLA TEORIA ALLA PRATICA - Questa pressione della Roma consente ai giallorossi di recuperare palla al minuto 1 e 14 secondi. Dopodiche, Ibanez darà il via al festival degli orrori con il suo passaggio avventato intercettato da Perisic, che serve subito Sanchez. Mancini decide di uscire sul cileno, pur se impossibilitato a prendere la palla, e Sanchez restituisce subito il pallone a Perisic che si inserisce alle spalle proprio di Mancini. Karsdorp è in ritardo, il cross del croato è buono mentre la marcatura di Smalling su Dzeko molto meno.
INTENSITÀ - Dopo il gol a freddo, la Roma sbanda per parecchi minuti e, in generale, pecca di intensità per buona parte del primo tempo, con gli avversari che sembrano andare al doppio della velocità e con un giro palla troppo lento e prevedibile.
MKHITARYAN - Quando si accende lui, si accendono le speranze della Roma. Al 15' del primo tempo, effettua un movimento ormai classico, andando ad attaccare lo spazio alle spalle del difensore laterale, in questo caso Bastoni.
RIPRESA - Mourinho vede Abraham troppo fuori dal gioco ed effettua una mossa che porta qualche frutto: mette l'inglese esterno a destra mentre Zaniolo gioca da punta centrale. Il giovane talento giallorossa riesce a difendere meglio palla e lo fa bene, peccando però nel concretizzare le occasioni avute. Abraham, invece, lontano dal traffico della zona centrale, riesce a ragionare meglio e finisce per fare l'assist man più che il finalizzatore ma, in questo modo, la Roma riesce a rendersi più pericolosa mentre l'Inter accusa il consueto calo fisico. I giallorossi non ne approfittano e il capolavoro di Sanchez chiude i giochi mentre i capitolini terminano la gara con un 3-5-2, con Pellegrini (nel frattempo subentrato) e Mkhitaryan mezzali.