Chievo-Roma 0-3 - Scacco Matto - Il massimo con il minimo sforzo
La Roma ha travolto il Chievo e ha espugnato il Bentegodi con un rotondo 3-0.
LE SCELTE – Di Francesco si presenta con il 4-3-3 rispolverato contro il Milan.
Viene confermato Karsdorp sulla destra, in crescita anche in fase difensiva, mentre Marcano prende il posto di Manolas accanto a Fazio.
Nzonzi si posiziona in cabina di regia, scortato da Cristante a destra e Zaniolo a sinistra.
Schick, Dzeko ed El Shaarawy compongono il pacchetto arretrato.
Di Carlo sceglie la difesa a quattro, rispolverando Frey sulla destra e tenendo, inizialmente, Depaoli in panchina. Sulla sinistra schiera Barba, mostrando di voler proteggere le fasce con giocatori prettamente difensivi. A centrocampo, Leris ed Hetemaj agiscono ai lati del neo arrivato Dioussé, in prestito dal Saint-Étienne dopo l'esperienza a Empoli.
Giaccherini viene confermato sulla trequarti, dietro a Stepinski e Djordjevic, chiamato a sostituire Pellissier.
COPERTURA DELLA PROFONDITÀ - Il Chievo ha enormi problemi nella gestione degli spazi e la linea difensiva si fa infilare con troppa facilità. Le cose non cambiano contro la Roma e, su un innocuo colpo di testa di Nzonzi, Frey si distrae e Bani non si accorge che El Shaarawy è scappato via.
La Roma passa così subito in vantaggio e può gestire come meglio crede la partita.
Il tentativo dei clivensi è di far arrivare il pallone il prima possibile a Giaccherini o a Stepinski, con Djordjevic pronto a inserirsi in area ma i giallorossi controllano facilmente grazie a una compattezza di gruppo.
Il raddoppio arriva su un'altra disattenzione della difesa locale: Karsdorp trova Dzeko nel corridoio destro e Rossettini, indeciso su chi marcare, arriva in ritardo e si fa beffare dal bosniaco, che segna un gran gol.
In vantaggio di due reti dopo 20 minuti, i giallorossi allentano il ritmo, diventano meno aggressivi e permettono al Chievo di prendere coraggio. Stepinski viene molto incontro per far salire la squadra ma i padroni di casa conquistano metri più grazie al calo della Roma che a meriti propri.
IL SOLITO CONTROPIEDE – Nella ripresa il Chievo prova ad aumentare la pressione e la Roma chiude i conti con un bel contropiede orchestrato da Kolarov, rifinito da Dzeko e finalizzato dallo stesso Kolarov. Normale amministrazione per una squadra, il Chievo, che fin qui aveva preso un gol su quattro proprio in contropiede. I cambi (due per infortunio) non cambiano nulla mentre nella Roma è interessante vedere come, dopo l'ingresso di De Rossi al posto di Zaniolo, il sistema di gioco rimanga il 4-3-3, con il centrocampista di Ostia vertice basso e Nzonzi interno sinistro mentre Cristante si posiziona sulla destra.