Braga-Roma 0-2 - Scacco Matto - Squadra corta e intelligente. Braga disinnescato, peccato per i contropiedi sprecati. VIDEO!

19.02.2021 22:15 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture

LE SCELTE - Paulo Fonseca rilancia Dzeko dal primo minuto, tenendo invece a riposo Villar e Pellegrini, sostituiti da Diawara e Pedro. Davanti a Pau Lopez, si schierano Mancini, Cristante e Ibanez mentre la linea mediana è formata da Karsdorp, Diawara, Veretout e Spinazzola. Pedro e Mkhitaryan giocano a supporto di Dzeko.
Carvalhal propone, invece, un 4-3-3 a differenza del consueto 3-4-2-1: Esgalo, Tormena, Sequeira e Raul Silva formano il pacchetto arretrato con Al Musrati in cabina di regia, affiancato da Fransèrgio e Gaitan. In avanti, Sporar guiderà l'attacco con Horta alla sua destra e Galeno a sinistra.

TUTTO IN DISCESA - Il gol di Dzeko mette i giallorossi in una posizione vantaggiosa. La Roma, dopo il gol, continua a mantenere la difesa alta e la squadra corta ma senza rischiare nulla, tenendo un atteggiamento accorto, sapendo che il Braga ha il bisogno di trovare il pareggio. Con la formazione di Carvalhal che costruisce dal basso palla a terra, Veretout si occupa del mediano destro, Al Musrati, mentre Diawara va su Fransèrgio, che svaria per tutto il campo, mentre Gaitan occupa una posizione particolare. Il numero 10 argentino agisce sul corridoio sinistro, avanzando talvolta sulla trequarti in fase di costruzione. 

CERCASI CINISMO - I capitolini possono permettersi di mantenere un atteggiamento accorto, ripartendo rapidamente in contropiede. Peccato, però, per le tante azioni sprecate per un movimento sbagiato, per un passaggio non corretto, per pochi centrimetri (anche di fuorigioco). L'impressione è che la squadra di Fonseca avrebbe potuto chiudere l'incontro già ieri, se solo fossero stati più concreti e cinici.

PRESSING LUSITANO - Per eludere l'aggressione del Braga, nella fase di impostazione Diawara si abbassa per formare quasi una linea a quattro difensiva, con Mancini che scala sulla fascia , Diawara centrodestra, Ibanez sul centrosinistra e Spinazzola (terzo difensore dopo l'uscita di Cristante) più largo a sinistra. In questo modo l'uscita del pallone della Roma è sempre pulita.

OCCHIO AI TAGLI - I portoghesi tentano spesso di sorprende la Roma attaccando la profondità ma i centrali giallorossi sono bravi ad assorbire tutti i movimenti dei giocatori del Braga, compresi quelli dei centrocampisti, di Fransèrgio in particolare. Mancini, invece, oltre a scappare all'indietro quando serve è sempre molto lesto ad andare in anticipo sul giocatore che gravita tra le linee nel corridoio sinistro (più di una volta Horta nel primo tempo).
Da segnalare, inoltre, che, in più di un'occasione, Karsdorp non si è fatto sorprendere alle spalle da Galeno.

GESTIONE DEL VANTAGGIO NUMERICO - Dopo l'espulsione di Esgaio, la partita si mette ancora più in discesa per la Roma. La squadra di Fonseca continua a pecca di concretezza e di pazienza nel far girare il pallone ed è un peccato perché la difesa lusitana è tutto fuorché inespugnabile e la Roma, quando affonda, mostra di poter fare male. Dopo l'uscita dal campo anche di Ibanez, Fonseca si sistema con lo stesso sistema di gioco (3-4-2-1) con Karsdorp centrale destro e Spinazzola centrale sinistro. Un unicum irripetibile - si spera - ma che riesce a reggere l'urto grazie all'enorme spirito di sacrificio di tutti (il famoso gruppo). Il vantaggio, in vista della gara di ritorno, è notevole ma i giallorossi dovranno essere bravi a non abbassare la guardia.