Atalanta-Roma 4-1 - Scacco Matto - Strategia efficace nel primo tempo, crollo nella ripresa e il ritardo nei cambi

21.12.2020 21:45 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Atalanta-Roma 4-1 - Scacco Matto - Strategia efficace nel primo tempo, crollo nella ripresa e il ritardo nei cambi
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La Roma crolla a Bergamo e viene travolta nella ripresa dall'Atalanta, perdendo 4-1.

LE SCELTE - Paulo Fonseca ripropone Mirante tra i pali al posto di Pau Lopez. La linea difensiva è composta da Ibanez, Smalling e Mancini mentre in a centrocampo agiscono Karsdorp e Spinazzola sugli esterni, con Pellegrini e Veretout in mezzo. Pedro e Mkhitaryan agiscono alle spalle di Edin Dzeko.
Gasperini schiera il 3-4-1-2 con Toloi (al posto di Palomino), Romero e Djimsiti. Hateboer e Gosens occuperanno le fasce con de Roon e Freuler nel cuore del centrocampo. Pessina si schiera alle spalle di Malinovskyi e Zapata.

IDEE CHIARE - La squadra di Fonseca scende in campo sapendo bene cosa fare e cosa non fare. Non pressa in maniera sconsiderata, con il rischio di esporre il fianco agli avversari, ma non si schiaccia nemmeno nella propria metà campo. Cerca invece di rimanere alta ma soprattutto stretta, compatta, in modo da togliere linee di passaggio all'Atalanta, inducendo i bergamaschi all'errore, cosa che accade in più di un'occasione. Il gol facilità il compito ai giallorossi, che abbassano spesso Mkhitaryan e Pedro per uscire palla al piede mentre Pellegrini - e non Veretout, in più di un'occasione attacca la profondità conoscendo le difficoltà degli orobici di assorbire gli inserimenti da dietro dei centrocampisti. 

SOVRACCARICO - I bergamaschi tentano di recitare il solito canovaccio, portando i difensori centrali laterali (Toloi a destra e Djimsiti a sinistra) in avanti per creare superiorità numerica sulla rispettiva fascia con 3 o 4 calciatori. La Roma tenta di mozzare le comunicazioni dell'Atalanta con i trequartisti con i due centrali, Mancini e Ibanez, che devono accorciare velocemente rispettivamente su Pessina e Malinovskyi per impedire loro di giocare la palla con troppa libertà.
In questo modo, il gioco dell'Atalanta è reso più lento e prevedibile e nel primo tempo Mirante corre pochissimi pericoli.

RIPRESA - La Roma del primo tempo si fa vedere nei primi 3 minuti della seconda frazione di gioco. Dopodiché si ferma, si abbassa, anzi si schiaccia nella propria metà campo smettendo di essere aggressiva come nel primo tempo. I calciatori di Gasperini fanno così girare il pallone con maggiore qualità ed efficacia, avendo meno pressione da parte dei giallorossi e potendo così contare su più soluzioni, dato che anche i compagni di squadra si riescono a smarcare con maggiore facilità. L'ingresso di Ilicic apporta un deciso miglioramento nella qualità delle giocate e nella pericolosità nella trequarti campo.

DUELLI - Parlare di duelli individuali è riduttivo quando tutta la squadra va in difficoltà. Se mancano i raddoppi di marcatura, il portatore palla avversario ha più tempo per scegliere la giocata migliore ed è più facile, quindi, che i calciatori della difesa vadano in difficoltà. Ibanez fatica tantissimo a contenere Ilicic, così come Karsdorp con Gosens. Smalling vince inizialmente il duello con Zapata ma, dal primo gol in poi, anche lui è meno attento, meno aggressivo, meno determinato e fatica a riprendere in mano la situazione.

RITARDO NEI CAMBI - Già dopo 5 minuti della ripresa, è chiaro che la Roma è sulle gambe. Che sia un problema fisico o mentale importa relativamente perché il risultato è che la squadra si schiaccia e lascia completamente il gioco in mano all'Atalanta. Probabilmente Fonseca, dopo il bel primo tempo giocato dalla Roma, spera che i suoi giocatori stiano solo tirando il fiato per qualche minuto e aspetta prima di apporre i primi correttivi. Tolto il cambio di Spinazzola, uscito per un problema fisico, il primo cambio tattico arriva al 73' con l'ingresso di Cristante, subito dopo il terzo gol bergamasco, con la partita ormai compromessa.