Atalanta-Roma 1-4 - Scacco Matto - Gara preparata perfettamente e duelli individuali stravinti da Smalling e Ibanez
La Roma travolge l'Atalanta a Bergamo, infliggendole un duro e meritato 4-1.
LE SCELTE - José Mourinho conferma il 3-5-2 e butta nella mischia Ibanez, non al meglio, che compone la linea difensiva insieme a Mancini e Smalling. Karsdorp e Vina agiscono sulle fasce con Veretout, Cristante e Mkhitaryan in mezzo al campo. Zaniolo gioca accanto ad Abraham in attacco.
Gasperini schiera il 3-4-2-1 con Toloi, Palomino e Djimsit in difesa. Hateboer e Pezzella agiscono ai lati con la consueta coppia de Roon-Freuler al centro. Ilicic e Pasalic agiscono a supporto di Zapata.
L'INIZIO - La Roma blocca Zapata grazie alla magistrale prestazione di Smalling, che non consente all'attaccante atalantino di respirare liberamente, e argina Ilicic grazie a Ibanez, autore di un'altra ottima prestazione. I giallorossi non pressano alto ma non tengono nemmeno un atteggiamento remissivo, mostrando di essere reattivi e aggressivi, vincendo molti contrasti e duelli individuali, spinti anche dal gol segnato nei primi secondi.
ATTACCO - In avanti, Zaniolo sta vicino ad Abraham. Entrambi sono fondamentali, con la loro struttura fisica, per tenere palla e far ripartire la squadra.
Abraham fa a sportellate per tutta la gara, facendo un lavoro enorme e molto dispendioso. Non fatica di meno Zaniolo, che si butta in profondità sfruttando gli spazi lasciati dall'Atalanta ma aiuta molto anche in fase difensiva, dando una mano a Karsdorp.
VERETOUT E MKHITARYAN - Decisiva è stata anche la prestazione del centrocampista francese. Oltre a essere attento in fase di copertura, l'ex Fiorentina è stato importante con i suoi inserimenti in avanti per bucare la difesa bergamasca. Veretout è stato più incisivo nella metà campo offensiva rispetto a MKhitaryan e il motivo l'ha spiegato Mourinho nel post partita. L'armeno, infatti, doveva stare attento a Toloi e assorbire i suoi inserimenti anche fino alla propria area di rigore. L'Atalanta fa sempre salire almeno uno dei tre centrali in appoggio alla manovra. La differenza tra Mkhitaryan e Veretout è data dal fatto che quest'ultimo poteva contare anche sull'aiuto di Zaniolo mentre l'armeno aveva più responsabilità difensive. Ecco perché il francese ha potuto avere più libertà di gettarsi nella metà campo offensiva, entrando in ben 3 dei 4 gol, sugellando la vittoria giallorossa con Mourinho che ha preparato perfettamente la partita.