L'avversario - Come colpire il Real Betis
Sarà il Real Betis a sfidare la Roma nel terzo turno del Girone C di Europa League.
VERTICALE - Gli spagnoli fanno possesso palla nella fase inziale dell'azione, cercando poi, se possibile, un'immediata verticalizzazione per un attaccante che attacchi la profondità.
In alternativa, la squadra di Pellegrini si dirige verso i lati: l'idea è di sovraccaricare le fasce con una fitta rete di passaggi, attirando l'avversario da un lato per poi cercare il lato debole e ricominciando il gioco.
CRITICITÀ - Questo possesso palla, a volte tirato, volto ad attirare l'avversario tutto da un lato espone il Real Betis al rischio di perdere palla trovandosi totalmente scoperta. Molti contropiedi, gli spagnoli li subiscono proprio così e potrebbe essere un'arma da sfruttare per la Roma.
ESTERNI LARGHI - Pellegrini predilige tenere gli esterni offensivi larghi, in particolare Henrique, per aprire lo spazio alle sovrapposizioni dei terzini dentro al campo. Soprattutto Ruibal si accentra moltissimo e questo potrebbe togliere dei riferimenti alla difesa giallorossa.
PRESSING - Il Real Betis cerca spesso di disturbare la manovra avversaria, scegliendo il momento per attuare un pressing ultra offensivo, che porti parecchi giocatori a chiudere tutti gli appoggi e cercare di recuperare il pallone. Nel 4-2-3-1 spagnolo, tutti gli attaccanti son ovviamente coinvolti nella fase di pressione, così come uno dei centrocampisti. Se la squadra avversaria supera la linea di pressione, tocca a un difensore accorciare per evitare che il Real Betis rimanga con una voragine in mezzo al campo. A volte, ciò avviene con i giusti tempi mentre in altre occasioni si crea, effettivamente, uno spazio in mezzo al campo che la Roma dovrà cercare di sfruttare.