Conferenza stampa - Rossettini: "Le motivazioni sono alte sia per me che per tutte le ragazze"

Vigilia di gara per la Roma Femminile, che domani affronterà il Real Madrid in occasione della prima gara di Women's Champions League in programma domani alle ore 18:45 allo Stadio Alfredo Di Stefano di Madrid. Alla vigilia della gara parlerà in conferenza stampa il tecnico delle giallorosse Luca Rossettini.

La prima partita in questa competizione si giocherà contro un club così importante.
«La motivazione è la Champions League, in una fase a gironi con tante squadre importanti. Il Real Madrid è una di queste e le motivazioni sono alte sia per me che per tutte le ragazze, che ci tengono a partire bene».

Le difficoltà di affrontare il Real Madrid?
«Difficile sceglierne una, come ha detto Lucia. Hanno un reparto offensivo di prim’ordine, con giocatrici imprevedibili, forti fisicamente e con il fiuto del gol, ma anche gli altri reparti sono assolutamente ben forniti. Siamo una squadra che, vista nel totale, deve avere l’aspirazione di poter andare avanti in questa competizione. Sono tutte da attenzionare, ma cerchiamo di guardare a noi e al nostro approccio alla partita».

Dragoni ha giocato in più zone del campo e non sembrava avere ancora una chiara identità tattica. Qual è, secondo lei, il ruolo dove Giulia può esplodere definitivamente?
«Giulia ha spiccate doti offensive, è una giocatrice tecnica di grande qualità e sta rientrando da un infortunio. È stato bello vedere la voglia con cui si è ripresentata in campo alla prima ufficiale e troverà anche lei la sua collocazione ideale. Stiamo cercando la nostra identità come squadra e lei farà sicuramente parte di questa ricerca, trovando la posizione in cui avrà più confidenza possibile».

Qual è l’emozione che sente in vista del debutto contro il Real Madrid e se ormai il modulo a 4 dietro è quello di riferimento?
«L’emozione è un grande entusiasmo, una grande curiosità e la grande voglia di far bene. Sul modulo, nell’ultima partita siamo passati da una difesa a 3 a una difesa a 4. Quello su cui ci stiamo concentrando sono i principi di gioco, le richieste e le letture comuni, che non variano se giochiamo a 3 o a 4. In questo momento ci sono alcune partite in cui ci stiamo presentando con una difesa a 4 che, dentro la partita, a volte si trasforma. Non mi concentrerei sui numeri, ma sull’interpretazione e sulle scelte delle giocatrici, che stanno crescendo di partita in partita».

Qual è l’insegnamento più grande che, da debuttante in Europa, si porta dietro dopo la doppia sfida con lo Sporting CP in questa fase di campionato?
«Che nessun minuto della partita è scontato: bisogna guadagnarsi ogni metro di campo, ogni minuto. All’andata con lo Sporting abbiamo fatto una buona partita, ma abbiamo concesso quindici minuti di gioco all’avversario e li abbiamo pagati cari, subendo due gol. Siamo stati costretti ad andare a Lisbona e fare un’impresa, che le ragazze hanno portato a casa in maniera davvero incredibile. L’insegnamento che mi porto dietro è che non si può dare nulla per scontato: la qualità delle squadre che si affrontano è altissima, è al top. Per essere a quel livello dobbiamo fare la nostra miglior partita».

Come stanno le ragazze dopo la Serie A Women’s Cup e il campionato?
«Le ragazze stanno bene, sono tutte a disposizione. Era importante per noi mescolare la delusione della finale con la Juventus in Women’s Cup, e le ragazze hanno dato subito una risposta sul campo contro il Parma alla prima di campionato. L’entusiasmo c’è, c’è la voglia di fare bene e le motivazioni, in una competizione del genere, non possono che essere alle stelle. L’obiettivo di tutte è presentarsi al meglio anche in questa fase a gironi e dare il massimo».

Ha provato tanto tatticamente nelle prime uscite. C’è un modo di giocare che dà più garanzie difensive? Pensa che possa servire nelle trasferte europee?
«L’unico modo che dà garanzie difensive è difendere tutte in undici e attaccare tutte in undici. Indipendentemente dai moduli, se le ragazze hanno tutte la stessa fame e la stessa voglia di non prendere gol e di farlo quando è il momento, penso che ci possiamo togliere delle belle soddisfazioni».