Westerlo, Reynolds: "Non ero ancora pronto per la Roma, ma ora voglio tornare. Mourinho si aspettava di più da me"
Bryan Reynolds, terzino statunitense di proprietà della Roma in prestito al Westerlo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Tempo. Queste uno stralcio delle sue parole:
Cosa non ha funzionato a Roma?
"Personalmente non direi che qualcosa è andato male. Quando sono arrivato avevo 19 anni e probabilmente non ero ancora pronto. Ho provato a mantenere il mio normale stile di vita, ma era tutto diverso e non sapevo la lingua. A Roma vivevo da solo e questo non ha aiutato. Avevo molta fiducia quando ero a Dallas, poi il salto in Serie A è stato grande ed è stato tutto diverso. Forse mi è mancata quella".
Che rapporto ha avuto con Mourinho?
"Normale, né cattivo ma neanche fantastico. Io sono un giocatore, lui l’allenatore. Avevo pieno rispetto di lui, anche se non mi dava minuti. Non sono un calciatore che fa casino se non gioca. In allenamento quando facevo qualcosa di buono mi motivava e se sbagliavo mi riprendeva. In generale credo si aspettasse di più da me, credo volesse più killer instinct nei contrasti e nel mio gioco. Me lo ripeteva spesso, ma è stato bello lavorare sotto la sua guida".
Nella sua testa c’è ancora la maglia della Roma?
"Certo. Io voglio tornare alla Roma. Hanno investito molti soldi su di me e voglio ricambiare il favore al club che mi ha cambiato la vita. E spero che anche loro mi vedano come un giocatore della Roma in futuro".
Con la maglia del Westerlo, Reynolds si sta comportando molto bene avendo segnato un gol in quindici apparizioni totali tra campionato e coppe.