Raggi: "L'accordo della Roma con Riyadh Season è una vergogna, con Sensi e Viola sarebbe andata diversamente. Ora la società mostri il logo di Expo 2030"
Virginia Raggi, ex sindaco di Roma e attuale consigliere d'opposizione e presidente della commissione Expo del Campidoglio, ha rilasciato un'intervista a La Repubblica, lanciando una critica all'AS Roma per la sponsorizzazione con Riyadh Season:
Roma e Riad sono in concorrenza per Expo 2030 e l'AS Roma ha scelto Riyadh Season come nuovo main sponsor: che ne pensa?
"Questa storia è una vergogna. Ci sta che la Roma si faccia sponsorizzare da chi vuole, ma c’è una questione di modi e di tempi. Per mettere il nome di Riad, prima concorrente della Capitale nella rincorsa all’edizione 2030 di Expo si poteva aspettare e stringere un eventuale accordo dopo il 28 novembre".
Perché una vergogna?
"Perché in questo momento stiamo tutti remando dalla stessa parte per portare Expo a Roma, all'Italia. Questo è il momento di stare uniti".
Tornando alla Roma, si tratta della stessa squadra che tratta con il Comune per realizzare il suo nuovo stadio. Ci è passata anche la sua amministrazione, facendosi male.
"Già... ma questo progetto è sbilanciato a favore del club. I terreni su cui potrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma, privato, sarebbero pubblici. E l'iter stato accelerato al massimo con un dibattito pubblico condotto in assenza di progetti e carte su cui esprimersi".
La Roma parla di accordo tra privati.
"Oggi una delle due squadre della città ha chiuso un accordo con l'ente per il turismo di una città in competizione con Roma".
Convocherà i rappresentati di Roma e Lazio in commissione Expo?
"Ci stiamo riflettendo. Questo è un passaggio brutto anche per i tifosi".
Oltre le polemiche, una proposta.
"Sarebbe bello se la Roma mettesse sulle proprie magliette il logo di Roma Expo 2030 per dare un segno di sostegno alla nostra candidatura. Potrebbe farlo anche la Lazio. Credo che tutti i romani ne sarebbero orgogliosi".
Raggi ha parlato anche ai microfoni di Giornale Radio FM durante il programma “Giornale Radio Football Club”: “Trovo inopportuno che la Roma decida di esibire come sponsor sulla maglia il nome della principale città competitor di Roma per ospitare Expo 2030, ossia Riyad. Ed è scandaloso che un sindaco come Gualtieri, che conosce bene la società e con cui ha rapporti, rimanga silente su questo. La Roma è una società calcistica privata e può fare affari con chi vuole, io contesto solo il momento, perché il 28 novembre ci sarà il voto decisivo per Expo 2023 e siamo tutti impegnati in una lotta ardua per vincere candidatura. In questa fase delicata è una mossa scorretta, potevano aspettare il 29 novembre. Il Campidoglio dovrebbe farsi sentire. Uno sgarbo della Roma? Della dirigenza direi, che non è italiana e probabilmente non ha a cuore la candidatura. Con Sensi o Viola sarebbe andata diversamente”.