Pruzzo: "Gli stipendi dei giocatori della Roma mi sembrano superiori ai risultati del campo. Mourinho è l’uomo giusto per ripartire"
Roberto Pruzzo, ex attaccante della Roma, ha rilasciato un'intervista a Il Messaggero per parlare anche del caso Zaniolo. Di seguito uno stralcio delle sue parole.
La famiglia Friedkin sta cercando di rimettere in ordine i conti della Roma: Zaniolo merita una deroga?
"Penso di no, ma il discorso prescinde da Zaniolo. La dimensione industriale del calcio richiede il rispetto di regole fondamentali. Io rifletterei su un elemento chiave: gli stipendi medi dei giocatori della Roma mi sembrano superiori, dati alla mano, ai risultati del campo. La nuova gestione ha già investito 335 milioni di euro. Si paga il conto degli errori del passato".
Mourinho ha sollevato il velo sulla consistenza tecnica.
"Mourinho è l’uomo giusto per ripartire. Lui è come Liedholm: ha una marcia in più ed è lungimirante".
Pruzzo ha giocato nella Roma più bella e più vincente della sua storia: dal 1980 al 1986 uno scudetto, quattro coppe Italia, la finale di Coppa dei Campioni persa con il Liverpool.
"Dino Viola fu la figura chiave. Un numero uno assoluto. Dicono: era un altro calcio. Bene, in quel calcio Viola dimostrò di essere un fenomeno. Azzeccò l’allenatore, gli stranieri, la gestione del club, la linea politica. Proiettò la Roma in una nuova dimensione".
Quanto vale la Roma attuale?
"È da quinto posto. Solo se compie qualcosa di eccezionale può lottare per il quarto. L’operazione-Vlahovic ha sparigliato le carte. Vlahovic è un fenomeno. A Firenze l’ho visto più volte dal vivo".
La Roma ha preso Maitland-Niles e Oliveira.
"Il portoghese è un grande acquisto. Ha subito dimostrato di avere personalità. Quando sento che serve tempo per adattarsi, io dico sì, un paio di ore. Bastano e avanzano per i giocatori veri".