Lucchesi: "Franco Sensi è stato l'artefice principale del terzo scudetto"

19.06.2021 09:49 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Lucchesi: "Franco Sensi è stato l'artefice principale del terzo scudetto"
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Ai microfoni de Il Giornale di Roma, Fabrizio Lucchesi, ex dirigente capitolino, ha rilasciato un'intervista di cui vi proponiamo uno stralcio:

Sullo scudetto.
«La squadra dello scudetto nasce, come tutti i progetti, da uno lavoro programmatico, devi avere un po’ di fortuna e devi sbagliare poco. La Lazio vince lo scudetto 1999/2000, l’anno in cui io ero arrivato, e questa cosa fece indispettire non poco il presidente Sensi. Noi avevamo programmato un crescendo d’investimenti e di scelte in tre anni. Mi ricordo che una sera il Presidente Sensi mi disse: “Fabrizio, io sono troppo grande d’età… voglio provare ad azzardare…” e provammo ad anticipare di due anni gli investimenti previsti per il triennio. Fummo bravi e fortunati, indovinammo quasi tutto, sbagliammo poco, riuscimmo a mettere in campo, grazie al presidente e grazie ad un allenatore straordinario, una squadra di campioni e di uomini, perché alla fine la differenza la fa quello e venne fuori lo scudetto. Se ci penso, ancora oggi mi vengono i brividi».

Su Capello e su Mourinho.
«L’artefice principale è stato Franco Sensi, è la persona alla quale va legato quello scudetto, ma se non avessimo avuto Fabio Capello come allenatore, sarebbe stata dura. Un allenatore che doveva portare un certo tipo di vissuto, che lui aveva già maturato dalle sue esperienze precedenti. Quindi noi tutti, me compreso, avevamo bisogno di un uomo forte fuori dal campo, come Franco Sensi, e di un uomo forte nel rettangolo verde, l’allenatore, intorno al quale far girare il progetto sportivo. La mia funzione era quello del regista fra queste due realtà e alla fine sono riuscito a generare la partita della vita, venne fuori proprio questo concetto per cui era importante avere i giocatori forti ma altrettanto avere un allenatore vincente. E questo è l’augurio che faccio alla Roma di quest’anno, con l’arrivo di Mourinho».