Monchi, l'uomo che unisce (e divide) Siviglia e Roma

31.05.2023 14:20 di  Marco Campanella  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Campanella
Monchi, l'uomo che unisce (e divide) Siviglia e Roma
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Ramón Rodríguez Verdejo meglio conosciuto come Monchi: questo è il nome dell'uomo che unisce Siviglia e Roma. Un personaggio, l'attuale Direttore Sportivo andaluso, che viene visto in maniera diametralmente opposta dalle due piazze in cui ha lavorato: uno degli eroi delle 6 Europa League vinte nelle due avventure rojiblancos e come colui che nella Capitale ha rovinato e devastato una squadra da Champions League, consegnandola alla mediocrità dalla quale (in campionato) ancora fatica ad uscire. Il modo di lavorare di Monchi non presenta differenze nei suoi anni andalusi e quelli in giallorosso, dato che il DS è sempre stato molto attento al comprare giovani di belle speranze, per poi rivenderli a caro prezzo. Questo metodo lavorativo ha portato, però, risultati ben diversi: tantissimi giovani scoperti, che sono poi esplosi in maglia rojiblanca e tante plusvalenze per calciatori diventati poi dei campioni del calcio mondiale (es. Sergio Ramos e Dani Alves) che gli hanno consegnato il soprannome di "Il Cassiere di Siviglia"; mentre dal 2017 al 2019 a Roma si contano più i tantissimi investimenti importanti falliti (es. 30 milioni tra parte fissa e bonus per acquistare Nzonzi; 42 milioni totali per Patrick Schick e i quasi 25 per Javier Pastore) e le cessioni dolorosissime a cui non sono stati trovati dei degni sostituti (es. vendere Alisson per prendere Robin Olsen oppure l'acquisto di Cengiz Under per sopperire alla mancanza di Mohamed Salah). Tra i tantissimi errori commessi dal DS Monchi in giallorosso, però, c'è ancora qualche acquisto che si sta dimostrando tutt'ora utile alla causa romanista. Vediamoli nel dettaglio: 

LORENZO PELLEGRINI - L'attuale capitano della Roma, cresciuto nelle giovanili giallorosse, è stato acquistato nell'estate del 2017, sfruttando un diritto di recompra fissato a 10 milioni dal Sassuolo. Dopo la prima stagione passata da comprimario, il numero 7 giallorosso si è ritagliato sempre più spazio fino a contare - al momento - 273 presenze con la Lupa sul petto; 43 gol e 51 assist. Pellegrini, inoltre, verrà sempre ricordato come il Capitano che ha alzato il primo trofeo UEFA nella storia della Roma, sotto il cielo di Tirana lo scorso 25 maggio 2022 quando i giallorossi vinsero la Conference League ai danni del Feyenoord.  

BRYAN CRISTANTE - Il numero 4 è un punto fermo della Roma. Arrivato nell'estate del 2018 dopo un'ottima stagione da trequartista all'Atalanta, Cristante è il Jolly per tutti gli allenatori cambiati in questi anni in terra sampietrina: l'ex Milan e Benfica, infatti, è stato schierato in tutti i ruoli del centrocampo (anche se quasi mai proprio da trequartista) e, addirittura, persino da difensore centrale all'occorrenza. Cristante conta per ora 226 presenze in giallorosso; 11 gol e 13 assist che gli hanno permesso di diventare uno dei senatori dello spogliatoglio di Trigoria (è il terzo nelle gerarchie per la fascia di capitano dopo Pellegrini e Mancini) e di ritagliarsi anche un posto importante in Nazionale, con la quale si è laureato campione d'Europa nel 2021. 

RICK KARSDORP - Prima di parlare del terzino olandese, va fatta una postilla. L'ex Feyenoord è stato acquistato dal DS Monchi nel 2017, ma portandosi dietro dei problemi fisici che di fatto gli hanno fatto saltare quasi tutta la stagione 2017/2018 (una sola presenza per lui). Anche l'annata seguente non è stata delle più fortunate e, per questo motivo, viene mandato in prestito nell'estate 2019 proprio al Feyenoord. Un anno dopo fa ritorno a Roma e sotto la guida di Paulo Fonseca, Karsdorp mostra le qualità che hanno convinto l'allora DS Monchi a sborsare ben 16 milioni di euro. L'olandese è tutt'ora un giocatore importante per José Mourinho (parentesi "traditore" a parte). 

Altri calciatori acquistati da Monchi che sono ancora tesserati nella Roma, ma attualmente in prestito o fuori rosa:  

ANTE CORIC - Alzi la mano chi si ricorda ancora dell'ex Dinamo Zagabria. Ebbene sì, Coric è ancora un tesserato della Roma, ma è stato messo fuorirosa dopo una serie di prestiti tra Almeria, VVV-Venlo, Olimpia Lubiana e Zurigo che non gli hanno dato modo di dimostrare il perché Monchi abbia speso 8 milioni di euro totali per lui nel 2018. Ha il contratto in scadenza a giugno.

WILLIAM BIANDA - Per continuare la saga di "Chi l'ha visto". Nel 2018, Monchi riuscì a decidere di sborsare ben 6 milioni per il francese, pattuendo con il Lens altri 5 di bonus (fortunatamente per le casse romaniste, mai maturati). Tutto questo per fare nessuna presenza con la Roma, Primavera a parte. Dopo vari prestiti, anche Bianda è fuorirosa e ha il contratto in scadenza a giugno.

JUSTIN KLUIVERT - L'olandese arriva nel 2018 a Roma per poco più di 17 milioni di euro dall'Ajax, tra le tante aspettative dei tifosi giallorossi. Nelle 68 presenze con la maglia della Roma, però, il figlio di Patrick non è mai riuscito a ripagare la fiducia del DS Monchi, segnando appena 9 gol e fornendo 10 assist nelle due stagioni all'ombra del Colosseo. Dopo i prestiti al Red Bull Lipsia e al Nizza, attualmente Kluivert è al Valencia, con la quale la Roma ha fissato 15 milioni per il riscatto.