TRIGORIA - Di Francesco: "Non ci saranno Perotti e Strootman. Sarei felicissimo di rinnovare ma prima serve la qualificazione in Champions". VIDEO!

06.05.2018 08:30 di Danilo Magnani Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - Di Francesco: "Non ci saranno Perotti e Strootman. Sarei felicissimo di rinnovare ma prima serve la qualificazione in Champions". VIDEO!
© foto di Vocegiallorossa.it

In vista della gara di domani sera tra Cagliari e Roma, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco è intervenuto in conferenza stampa dal media center del Centro Sportivo Fulvio Bernardini. Vocegiallorossa.it vi ha riportato LIVE le parole del tecnico.

Gara impegnativa con il Liverpool. Come ha reagito la squadra?
“Molto impegnativa su molti punti di vista, abbiamo diversi giocatori affaticati. Farò valutazioni tra oggi e domani tranne i vari Strootman, Perotti, Defrel e Karsdorp che non saranno convocati”.

Che problemi troverete?
“Il grande desiderio del Cagliari di fare punti. Poi è sempre un campo difficile per la Roma. Sarà una partita durissima, loro sono in ritiro da diversi giorni. Sarà una vera battaglia, noi dovremo vincerla utilizzando come sempre il gioco. Ci saranno anche molti contrasti”.

La società vuole tenerla ben stretto. Un punto di forza?
“Le esternazioni della società sono in linea con il percorso fatto. È l'aspetto più positivo. Tutti quanti vogliamo crescere, mentalmente. Un bene per questo ambiente e io sono felice. Per il contratto al momento giusto ne parleremo, io sarò felicissimo di rinnovare. C'è un però che dipende dalla qualificazione alla prossima Champions League, obiettivo primario per fare questi discorsi”.

De Rossi ha detto di non smantellare la squadra. Lei è in linea con questo pensiero?
“In generale è normale dare continuità a un percorso dopo una stagione del genere. Servono però delle basi, capire se il desiderio di non smantellare sia all'interno di tutti i calciatori. Fondamentale però l'obiettivo di prima per ragionare in questo modo”.

La Champions di quest’anno ha fatto emergere nuove personalità? 
"Io credo più un grande senso di appartenenza, che personalità. Ci è mancato qualcosina nel credere alla qualificazione, la cosa più bella ed emozionante è stata l’unità e il desiderio della gente di voler raggiungere un determinato obiettivo. Ho visto un grandissimo senso di appartenenza più che di personalità. La prima cosa che devono fare i calciatori è avere grande senso di appartenenza alla Roma".

Quali sono le tue percentuali per la qualificazione alla Champions? Potrebbero bastare 4 punti?
"Oggi come oggi dobbiamo ragionare sul discorso dei 6 punti e prima ancora sui 3 di Cagliari. Arriviamo a questa partita in un momento delicato, abbiamo consumato tante energie col Liverpool, mi fa paura e mi preoccupa questo. Domani ci deve essere una squadra che avrà nelle gambe e nella testa la voglia di vincere contro una squadra che si vuole salvare. So cosa passa nella testa di chi vuole salvarsi, l'ho visto al Sassuolo. Mi interessa in maniera relativa delle percentuali, guardo al nostro percorso, chi sarà la quarta non mi interessa. L’importante è che noi siamo i primi a qualificarci".

Possono coesistere Gonalons e De Rossi?
“Per me possono coesistere, dipende dal sistema di gioco che vuoi e da quello che vuoi dai tuoi calciatori, anche da come vuoi attaccare o difendere. A prescindere da quello che sarà domani. Gonalons può fare anche la mezzala, a differenza di De Rossi. Adesso ho tanti giocatori stanchi, può essere una soluzione valida”.

El Shaarawy come sta?
“Lo dovrò valutare tra oggi e domani perché ha speso tanto. Ha fatto veramente bene, sia tecnicamente che fisicamente. È uno che dovrò valutare fra oggi e domani”.

Qual è l’aspetto tattico, mentale, organizzativo in cui ha visto migliorare la squadra? Dove c’è da migliorare?
“Mi è piaciuta la capacità di saper lavorare con gli stessi principi anche cambiando sistema di gioco. Sia in Europa che in campionato mi sono reso di tante cose che non sto qui a dirvi, potremo avere tanti vantaggi in futuro. Potremmo giocare a 3 o a 4, dipenderà anche dalle avversarie. Ci sono tanti spunti interessanti che ci ha dato questo campionato, che ha fatto crescere questa squadra. La cosa che mi piace è il desiderio della squadra di fare la partita sempre, non è passiva, è questo quello che voglio. Il mio intento è avere una squadra che faccia la partita”.