Lens-Roma 0-2 - Top & Flop

TOP
IDEE CHIARE - Se Roma-Bologna fosse stata oggi, con ampie probabilità i giallorossi sarebbero scesi in campo con l’undici iniziale di questa amichevole contro il Lens. Un undici che già lavora da blocco unico, con meccanismi riconoscibili ed efficaci, soprattutto nella fase di non possesso palla. Si vede l’aggressività, si vedono le marcature individuali, si vedono i movimenti sempre in avanti di difensori ed esterni. Si vede quella che vuole essere la Roma di Gasperini, che segna il 2-0 proprio recuperando il pallone in alto.
UN ALTRO SOULÉ - Lo scorso anno era uno dei più attesi, ma alla fine a Soulé servì parecchio tempo per essere efficace. Oggi è tutta un’altra storia: fiducia nelle giocate e intelligenza nell’apprendere le richieste di Gasperini. Se nelle prime uscite il 18 tendeva sempre ad allargarsi troppo, oggi ha mantenuto una posizione più centrale, esattamente dove il tecnico lo vuole vedere, così come Koné lo voleva vedere proprio lì quando ha recuperato il pallone che l’ex Juventus ha poi convertito nel secondo gol. Se l’argentino è un investimento, avere un tecnico come Gasp è il miglior modo per farlo fruttare.
PROVE DI COPPIA - Quella di composta da El Aynaoui e Koné sembra essere la coppia più ambiziosa e funzionale per il calcio che vuole proporre Gasperini. Ambiziosa, perché quando il franco-marocchino va senza palla in fase offensiva costringe il compagno a coprire tanto campo; funzionale, perché i due si scambiano spesso i compiti con una certa fluidità. Si spera di rivederla presto e costantemente.
CHE CELIK… - Se c’è un’eredità tattica che Claudio Ranieri ha lasciato a Gasperini è quella di Celik braccetto destro di difesa. E con questo sistema di gioco il turco sembra essere ancora più a suo agio, facendo valere la sua fisicità nell’aggressione dei calciatori avversari. Con lui e Wesley si forma una sorta di catena al contrario, con il turco che va alto e il brasiliano che resta più indietro a coprirlo, salvo poi poter partire a sua volta in caso di riconquista.
FLOP
…MA NON ESAGERARE - Di contro, in un paio di occasioni l’ex Lille c’è andato pesante e questo è un rischio che va calcolato bene in chiave campionato. Oggi di cartellino ne è arrivato - giustamente - uno solo: bisognerà comunque non dare idee peggiori ai vari direttori di gara nostrani.
ARANCIONE, QUASI ROSSO - Spesso si dice che Dovbyk non dia una sensazione di aggressività e presenza fisica: il fallo che commette a inizio secondo tempo non è niente tutto ciò, ma pura goffaggine e disinteresse per l’avversario. In campionato, visto l’occhio del VAR sempre vigile in determinate situazioni, poteva costare caro.
CENTRO DI PERICOLOSITÀ - Il calcio di Gasperini si conosce: sviluppo principale sulle fasce e sovraccarico in quelle zone del campo, che rende vulnerabile il centro. Il Lens, nei primi minuti (come il Kaiserlautern una settimana fa) ne ha approfittato, giocandosi due uno contro uno con Svilar, che una volta è stato salvato da Wesley sulla linea e l’altra ha fatto da sé, come tante volte nella scorsa stagione.
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