La festa per Ranieri e l'ultima speranza per la Champions League

Alla fine va tutto per il meglio e la festa per l'ultima panchina di Claudio Ranieri all'Olimpico non viene rovinata. Il problema è che questo rischio c'è stato, perché la Roma, in vantaggio dopo pochi minuti con Mancini e in 11 vs 10 per l'espulsione di Gimenez per gomitata proprio sul capitano giallorosso, si era fatta recuperare, subendo un gol da polli. A togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato il redivivo Leandro Paredes che su punizione ha sorpreso tutti, per poi correre sotto la Curva Sud a dimostrare il proprio attaccamento ai colori giallorossi. Il 3-1 di Cristante fa da preambolo al momento più toccante della serata: il saluto di Ranieri alla sua gente. Una sorta di gladiatore giallorosso: il tifoso che è diventato giocatore, il giocatore che ne è diventato allenatore, l'allenatore che dalla prossima stagione sarà un punto di riferimento dei Friedkin per costruire il futuro della Roma.
Un futuro ancora incerto dal punto di vista della qualificazione Champions, perché la matematica lascia alcune possibilità alla Roma. Da un lato i giallorossi andranno a Torino a giocare coi granata, dall'altro la Juventus andrà a Venezia con la squadra di Di Francesco più in Serie B che in A, ma con poche chance da giocarsi ancora. Per quanto riguarda il futuro progettuale del club, la presenza di Ryan Friedkin nella Capitale, dopo quella di Dan nei giorni scorsi, lascia presagire come il tempo dell'annuncio del prossimo allenatore sia sempre più vicino
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