Cambio Campo - Barrie: "I Rangers non hanno leader, si sono indeboliti. Una volta non avrebbero temuto la Roma, ma ora il discorso è diverso"
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Joshua Barrie, giornalista scozzese di Rangers Review, con il quale abbiamo parlato di Rangers-Roma.
Che tipo di squadra sono oggi i Rangers sotto la guida di Rohl? Quali sono i principi di gioco più riconoscibili?
"I Rangers sono diventati più diretti e organizzati senza palla rispetto al precedente allenatore. Il fondamento principale di Danny Rohl è l'intensità. Probabilmente utilizzeranno una difesa a tre flessibile, che permette loro di coprire il centro".
Chi pensi possa essere il giocatore chiave contro la Roma, e quali invece potrebbero soffrire di più il confronto fisico e tecnico con i giallorossi?
"Nico Raskin è solitamente il miglior giocatore dei Rangers in Europa, mentre ultimamente Mikey Moore, in prestito dal Tottenham, sta offrendo buone prestazioni. Per quanto riguarda i giocatori in difficoltà, Youssef Chermiti, arrivato a un costo elevato, non ha avuto un grande impatto finora.".
I Rangers arrivano a questa partita dopo la pesante sconfitta per 3-1 contro il Celtic nell’Old Firm in Scottish League Cup, quale sarà lo stato d’animo della squadra di Rohl?
"L'umore attorno al club è stato negativo per tutta la stagione. Rohl è riuscito a sollevarlo, ma non mi aspetto che l'Ibrox Stadium raggiunga il suo massimo in termini di atmosfera".
I Rangers sono attualmente 4º in Scottish Premier League a 14 punti di distanza dagli Hearts capolisti. In Europa League invece la squadra di Glasgow è ultima in classifica con tre sconfitte nelle prime tre partite. Cosa sta andando storto in questa stagione, considerando anche il cambio di allenatore?
"Il club ha avuto un cambio di proprietà e ha fatto una pessima scelta nella nomina del nuovo allenatore durante l'estate. Hanno cambiato la struttura di reclutamento, i piani, e quest'estate hanno firmato 13 giocatori. È sembrato tutto un po' affrettato e la squadra manca di leader".
Quanto può incidere l’atmosfera dell’Ibrox Stadium in una partita di questo livello?
"Se i Rangers segnano presto e riescono a coinvolgere i tifosi, potrebbe succedere. Il calcio di Rohl dovrebbe essere un buon abbinamento per il tipo di gioco che il pubblico vuole vedere in una serata del genere".
La Roma, invece, arriva a questa sfida dopo un inizio di stagione positivo in Serie A, mentre in Europa League c’è da riscattarsi dopo le due sconfitte contro Lille e Viktoria Plzen. Pensi che i giallorossi siano una delle favorite per la vittoria competizione? Qual è la tua opinione sulla squadra di Gasperini?
"La Roma è la favorita. I Rangers, negli ultimi anni, non hanno temuto nessuno in questa competizione e stanno vivendo una buona stagione, ma la loro squadra sembra essere la più debole da un po' di tempo a questa parte. L'inizio della partita sarà decisivo per capire se i tifosi potranno dare una spinta alla squadra".
In Scozia, come viene percepita la Roma: più come una potenza europea o come una squadra alla portata?
"La Roma è percepita come una grande squadra, ma, ancora una volta, negli ultimi anni i Rangers non avrebbero avuto paura di questa partita. Certo, la qualità individuale della Roma rende questo incontro complicato, direi che sono loro i favoriti".
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