I 5 bomber di Gasperini all'Atalanta e le possibili analogie con la Roma

I 5 bomber di Gasperini all'Atalanta e le possibili analogie con la RomaVocegiallorossa.it
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Ieri alle 21:50Primo piano
di Redazione VGR

Dall'Atalanta alla Roma. A suon di gol. Gian Piero Gasperini ha lasciato Bergamo dopo aver cambiato, decisamente in meglio, la storia dei nerazzurri negli ultmi otto anni. Qualificazioni in Champions League quasi scontate, finali di Coppa Italia e, ovviamente, la vittoria dell'Europa League come ciliegina su una torta speciale. Tutto quello che sogna di ripetere in giallorosso. Sempre segnando, perché il mantra è quello ed è ampiamente testimoniato dagli 852 gol realizzati dall'Atalanta dal 2016 alla stagione appena conclusa. Numeri che vanno oltre il reale. 

Eppure in carriera con il Gasp non hanno segnato solamente gli attaccanti. Il suo è stato un festival del gol, aperto a tutti. Anche a difensori, centrocampisti ed esterni. Impossibile quindi non pensare a chi potrebbe esaltare nella sua nuova avventura nella Capitale. Uno già lo ha provato e se ne è parlato: i 12 gol stagionali di Cristante nel 2017/2018 rimangono il suo punto più alto a livello realizzativo.

Andiamo allora al sodo: chi sono i cinque calciatori più prolifci nell'era di Gasperini all'Atalanta? Vediamo se possono esserci analogie con la Roma attuale. In attesa ovviamente di quelli che saranno i nuovi volti.

Il capocannoniere è Duvan Zapata, con 82 gol in 191 presenze. Inutile dire che anche il colombiano non abbia segnato di più in carriera. Impossibile in questo caso, seppur con caratteristiche diverse, non pensare a Dovbyk, la prima punta, mercato permettendo, che il vate di Grugliasco troverà a Trigoria. 

A quota 68, in 184 partite, c'è un altro colombiano: Luis Muriel. Giocate che ricordavano Ronaldo Il Fenomeno e tanta discontinuità. Gasp ha tirato però fuori il meglio anche da lui. Difficile in questo caso trovare nell'attuale rosa dei giallorossi qualcuno che possa ricordare l'ex Fiorentina. Magari Baldanzi con il suo baricentro basso ma servirà tempo.

Completa il podio dei bomber Josip Ilicic, probabilmente il calciatore più forte allenato in nerazzurro. 60 reti in 173 gare per lo sloveno, protagonista di notti da top player, come quella regalata a Valencia prima che il Covid segnasse il suo animo. In questo caso, facile dire Dybala. Stesso sinistro magico di Ilicic e forse anche medesime fragilità. 

Arriviamo al 4° posto con un intruso. C'è Mario Pasalic, centrocampista multitasking. Con Gasperini ha giocato ovunque: nel centrocampo a due, da trequartista e, a volte, addirittura da attaccante. Il croato, spesso anche dalla panchina, ha sempre risposto presente, con 59 gol in 298 battaglie. Il fatto che Gasp fosse interessato a portarlo con sé a Trigoria, dimostra che Pasalic ha qualità probabilmente uniche. Forse si potrebbe pensare a Pellegrini, ma solo per la capacità di vedere la porta. Ultima stagione esclusa, ovviamente. Senza contare il suo futuro ancora tutto da scrivere. 

Ademola Lookman chiude la top 5, grazie ai suoi 52 sigilli in 118 partite. Singolare come l'ultimo di questi sia arrivato proprio contro la Roma, in quei 90' costati un posto in Champions League. Anche in questo caso non è facile trovare qualcuno che possa ricordare, anche lontanamente, gli sprint del nigeriano. Con il tempo potrebbe avvicinarsi a quel livello Soulé - sei anni più giovane -, che nelle corde può regalare, soprattutto in prospettiva, più giocate da fuoriclasse dell'ex Leicester.