Gasperini: "Dybala è un giocatore straordinario. La priorità è tornare a vincere in casa. Scudetto? Non ci penso"

Gasperini: "Dybala è un giocatore straordinario. La priorità è tornare a vincere in casa. Scudetto? Non ci penso"Vocegiallorossa.it
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di Benedetta Uccheddu

Gian Piero Gasperini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di DAZN nel post partita di Sassuolo-Roma. Queste le parole dell'allenatore giallorosso:

È una Roma da primo posto: siete lì e avete ancora la miglior difesa del campionato. Quanto è soddisfatto?
«Sono molto soddisfatto della posizione in classifica e anche della partita di oggi, che era comunque difficile. Il Sassuolo, come l’anno scorso, sta facendo bene. L’abbiamo interpretata nel modo migliore: dopo due sconfitte, quella con l’Inter che ci aveva lasciato rammarico e quella di giovedì che è stata pesante per noi, la squadra ha avuto un’ottima reazione. Abbiamo vinto una partita importante».

La mossa tattica di Cristante trequartista, nel senso di andare a prendere Matic, limitarlo molto e poi arrivare alla conclusione che ha portato al gol di Dybala: è stata una scelta un po’ “alla Pašalić” dei tempi dell’Atalanta, anche perché lo conoscevi bene. E poi, con le difficoltà degli attaccanti, si può dire che il tuo centravanti è Dybala?
«Io non ho mai avuto dubbi: i dubbi sono per altri. Dybala è un attaccante, un giocatore straordinario. Non è propriamente un esterno offensivo, può giocare da prima punta, da seconda punta o con due punte come oggi. Non ci sono difficoltà di inserimento per nessuno: bisogna solo cercare di sfruttare al meglio le caratteristiche di ogni giocatore. Quanto a Cristante, devo dire che Pašalić ha fatto più di 50 gol in quel ruolo in questi anni, ma Cristante ci era arrivato prima: in quella posizione ne aveva già fatti 12 o 13, e non ha perso l’abitudine, anche se sono passati otto anni. Forse gli è mancato un po’ di spunto sotto porta, ma è stato bravo: è un giocatore completo, maturato sotto ogni aspetto, e sta davvero dando una grande mano alla squadra».

Restiamo sull’attacco: oggi è soddisfatto di come la sua squadra ha occupato le zone offensive? E ci dice anche due parole su Dovbyk? A un certo punto l’abbiamo vista arrabbiata, chiedeva all’ucraino di stare più largo o di venire più incontro. Cosa possiamo trarre dalla sua partita di oggi?
«Oggi avevamo bisogno di tenere gli attaccanti un po’ più aperti per sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti, che potevano trovarli anche centralmente. Dovbyk è entrato comunque bene, ha fatto vedere come sprinta: la sua condizione fisica è molto buona. Io lavoro su tutti, cerco di migliorare ogni giocatore. Ha dato anche una bella palla a Wesley, su cui si poteva fare gol. Sono entrati bene tutti. È chiaro che in attacco sto cercando di trovare soluzioni, perché finora è stato il reparto meno prolifico della squadra, nonostante la classifica sia comunque ottima. Ma vogliamo migliorare. Facciamo degli esperimenti durante le partite: Dybala è stato fuori diverse giornate, Bailey oggi ha fatto la sua prima da titolare, con gli altri abbiamo provato varie combinazioni. Stiamo cercando le soluzioni migliori. Il fatto di giocare tante partite ci aiuta: a volte non otteniamo subito i risultati che vogliamo, ma ci arriviamo». 

Le chiedo anche, umanamente, com’è essere tornato davanti a tutti in campionato. E poi, per consolidare questo primato, tornare a vincere in casa è una priorità per la sua Roma?
«Sì, è una priorità assoluta, perché è davvero un peccato per i nostri tifosi regalar loro così tante sconfitte in poche partite. Giochiamo in uno stadio sempre pieno, con tanta passione alle spalle, e vorremmo offrire partite belle e giocate bene. Oddio, non tutte le gare in casa sono state negative come prestazioni — con l’Inter, ad esempio, abbiamo giocato bene, e in altre siamo stati anche un po’ sfortunati — ma quella di giovedì era una partita che non dovevamo perdere. Questa vittoria ci permette di recuperare un po’. Ora mercoledì rigiochiamo in casa: dobbiamo stare attenti, perché evidentemente in casa abbiamo delle caratteristiche che a volte ci portano a sbattere contro il muro e poi a subire gol. Dobbiamo essere più efficaci».

Gian Piero Gasperini in conferenza stampa

Roma viva dal punto di vista offensivo con 8 tiri nello specchio. Ha aiutato in tutto questo la scelta tattica con Cristante a supporto di Bailey e Dybala?
"Sono alla ricerca di soluzioni e lo posso fare giocando. Bailey è rientrato la scorsa settimana, Dybala è stato fuori a lungo e sono due giocatori di qualità, poi dopo è entrato Soulé, è entrato Dovbyk, Ferguson aveva un problema alla caviglia, poi ci sono anche tutti gli altri. Noi dobbiamo cercare delle soluzioni a seconda delle partite. Dybala forse poteva stare in campo anche oggi a dimostrazione che i 90 minuti dell'altra sera non gli hanno pesato tanto ma ho preferito toglierlo perché giochiamo mercoledì e ho bisogno che siano freschi, quando iniziano a fare 90 minuti per 3-4 partite di fila sono un po' più a rischio. Dobbiamo trovare delle soluzioni lì, un po' a sinistra, per il resto siamo solidi".

Dybala è un attaccante, diceva ieri, e ha fatto un gol da attaccante. El Ayanoui ha corso più di tutti oggi...
"È una sua qualità questa, su quell'aspetto so benissimo quello che può dare El Ayanoui. Dybala è un attaccante straordinario da 15 gol senza rigori, ha dribbling, ha tiro, ha visione di gioco, ha talento, deve pensare di fare la miglior stagione in assoluto in termini di gol, poi con la sua qualità ci aiuta anche a uscire ma penso che lui debba fare tanti gol".

Come si vive il momento da primi in classifica con il Napoli?
"Coi piedi per terra. Siamo soddisfatti, a fine partita eravamo contenti. Nove partite non sono tante ma è un quarto di campionato, un po' di significato comincia ad averlo ma lo viviamo con i piedi piantati per terra, fino a poche ore fa arrivavamo da due sconfitte, in Europa League abbiamo fatto un po' di macello e dobbiamo recuperare, in campionato siamo lì e ora dobbiamo pensare al Parma. Se ci aspettano noi piano piano cerchiamo di porre rimedio a quelle che sono le nostre difficoltà".

Cristante ha fatto tanti ruoli, oggi a tratti trequartista. Come nasce la mossa di oggi su Matic?
"Otto-nove anni fa fece 12-13 gol con me, fece un gol straordinario in questo stadio all'esordio in Europa League con l'Everton, fece più gol di tanti bomber. Lui sa giocare in quella zona, chiaro che sono passati tanti anni, ora è un giocatore di assoluta maturità, conosce il gioco, consce i tempi. Nessun allenatore rinuncia a lui. So che in quella posizione ha fatto bene, non era mia intenzione impiegarlo in quel ruolo fino ad adesso ma oggi ha funzionato e sono contento, poi te ne dicono di tutti i colori, ti dicono fai confusione, ma io devo provare per riuscire a fare qualcosa di meglio".

Grande rendimento in trasferta...
"Noi evidentemente abbiamo delle caratteristiche per fare meglio quando la partita è più aperta, io preferisco giocare sempre con chi fa muro che contro quelli che ti mettono là, quando giochi in casa non puoi impedire agli avversari di venire a fare muro".

In questo momento c'è più margine a livello tattico o tecnico? Pensa allo Scudetto?
"Non penso proprio a niente, non è questo il momento di pensare allo Scudetto. Se siamo questi probabilmente non basta, se riusciamo a crescere c'è un campionato equilibrato con tante squadre forti. Non andiamo in Europa per diritto divino o perché abbiamo lo stadio pieno, bisogna avere la squadra adatta. Speriamo di farlo subito, quest'anno, io non ho tanta voglia di perdere tempo e pensare agli anni successivi ma sicuramente abbiamo dei margini. Questi risultati sono un segnale, io mi agito in panchina perché vorrei fare di più. Sul piano tattico siamo abbastanza evoluti, giochiamo con tre attaccanti, a volte passiamo a 4, a volte spostiamo dei giocatori da destra a sinistra con Wesley che ha fatto una grande partita ed è un ragazzo che sta venendo fuori ed è molto forte, bisogna aspettare nei giudizi sui giovani. Dobbiamo crescere indubbiamente sul piano tecnico, della personalità, del muovere palla, giocare da dietro, ne abbiamo di cose da fare".

Come funzione la collaborazione con Ranieri?
"Non lo vedo mai (ride, ndr). Spero sia contento lui perché ha cambiato vita, lui durante la settimana è presente, mi dice che non viene negli spogliatoi per non creare problemi ma gli ho detto di venire perché non ci sono problemi. È una persona corretta, è sempre vicino alla squadra, poi io ho i miei tempi, spero stia meglio perché ha tanto tempo in più rispetto a prima".