Di Francesco: "È una squadra diversa da dopo il mercato. Infastidito dai due gol presi". VIDEO!

12.02.2018 09:15 di Simone Ducci Twitter:    vedi letture
Di Francesco: "È una squadra diversa da dopo il mercato. Infastidito dai due gol presi". VIDEO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Di Francesco a Premium Sport

"Siamo partiti ad handicap, abbiamo trovato una squadra sbarazzina e stavamo in ritardo sulle uscite e sulle aggressioni. La squadra, come sempre, ha creato tanto ma mi infastidiscono i due gol presi. Questo deve essere un punto di partenza, l'aver trovato il gol è stato importante per Dzeko e Defrel. I compagni hanno voluto fortemente battesse lui il rigore. Questo fa capire l'atteggiamento di Defrel nei confronti della squadra. Dzeko aveva cercato tanto il gol anche nel primo tempo. Vive per il gol. Ha grandi mezzi e si fa condizionare a volte psicologicamente quando non segna. Ünder? sono contento. A volte ci sono le giocate individuali e anche di squadra. Oggi è stato bravo lui, in un momento mentale ottimale, a concretizzare al meglio tutto quello che gli è capitato tra i piedi. Se qualcuno deve chiedere scusa a Monchi? Ma no, qui un giorno siamo bravi, altri giorni no. Allora dovrebbero chiedere scusa anche a me. Lui veniva da un altro paese, bisognava avere pazienza. Qui si butta tutto giù con grande facilità, prima si diceva non potesse giocare nemmeno in Primavera, oggi è bravissimo. La verità sta nel mezzo, magari. Non mi è piaciuta la lentezza della manovra, nel primo tempo, giocando con qualche tocco in più. Nel secondo abbiamo verticalizzato e abbiamo occupato meglio gli spazi. Se Ünder potrà diventare un leader? Ci si può diventare ma deve continuare ad allenarsi in un certo modo, come in queste settimane. Fa anche degli allenamenti supplementari. Mi interessa sia leader dentro al campo più che fuori. Mi servono giocatori che si prendano delle responsabilità. Schick? Deve allenarsi con continuità, aveva fatto solo un allenamento con la squadra. Bisogna avere pazienza anche con lui. Ho visto una squadra diversa dopo la fine del mercato. Una squadra più compatta e vogliosa. Sapevamo avremmo potuto soffrire. Il Benevento non ha nulla da perdere e ha dato filo da torcere anche al Napoli. Siamo stati bravi, abbiamo avuto pazienza nel ribaltarla".

Eusebio Di Francesco a Sky Sport

“Cattiveria ritrovata sotto porta? Un punto di partenza. La qualità del gioco c'è sempre stata. In tante altre gare abbiamo creato tanto e segnato poco, a parte le ultimissime. Nel secondo tempo, spostando qualcosa a livello tattico, il gioco si è districata meglio. Giocate individuali di Ünder? Tante squadre vincono con i colpi dei grandi giocatori. A noi sono mancati. La Juventus ha sbloccato la gara contro la Fiorentina grazie a una punizione di Bernardeschi. Il calcio è fatto di questo tipo di giocate. L'importante è avere il predominio del gioco come noi. Eravamo obbligati a vincere ma vincere non è mai facile. Squadra in crescita? Ho cambiato qualcosa visto il trequartista, non ci siamo mossi bene nella fase difensiva perché Perotti lavorava solo da una parte. Nella ripresa, riportando Diego nella sua zona, la squadra si è mossa meglio. Andiamo spesso al cross e poco in verticale, a me piace di più una squadra che va per vie centrali. I cross di Ünder? Lui è destro (ride, ndr). Sta lavorando anche individualmente con me in allenamento, è più abituato all'istinto. Ora è un'arma in più perché può andare anche sul piede debole. Come deve muoversi Dzeko? A me non piace tornare sui numeri, però dopo Dybala è il giocatore in percentuale che effettua più tiri. Occasioni ne ha avute. Sicuramente è mancato in cattiveria. L'anno scorso ha fatto tanti gol e ho voluto mettergli un attaccante vicino per facilitarlo. In queste due gare ha partecipato di più, i gol arriveranno con il tempo. Deve lavorare un po' di più. Svolta tattica? Oggi obbligata, l'altra volta voluta per cambiare qualcosa per gli attaccanti. Ho cercato un giocatore che si muova come voglio, come se giocasse un triangolo a tre in avanti. Tipo Nainggolan a Verona o oggi Defrel. Questo aiuta Dzeko”.



Di Francesco in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)
“Analizziamo i 90 minuti, prendere un gol a freddo non ci ha aiutato, con una squadra che è venuta a Roma a giocare in modo sbarazzino, hanno un’identità di gioco. Abbiamo sbagliato qualcosina nelle aggressioni, eravamo poco bravi nel recupero palla immediato, nel secondo tempo siamo stati più veloci, giocando meglio in verticale. Non un buon primo tempo, ma un ottimo secondo tempo. La personalità non si acquisisce, ma è venuto qui da un calcio totalmente differente. Ünder? In questo momento sta lavorando tanto anche al livello individuale. Si muove molto meglio con la squadra, capisce meglio l’italiano. Ha qualità tecniche e fisiche importanti, sta a significare che i giudizi affrettati non aiutano nessuno. I giovani vanno aspettati, aspettiamo poco gli italiani, figuriamoci gli stranieri. Deve continuare con l’umiltà che ha avuto fino adesso. Fragilità difensiva? Mi ha dato fastidio, il secondo gol sul 4-1 è stato superficiale, mi fa arrabbiare. Dobbiamo lavorarci, migliorare. I meccanismi col 4-2-3-1 o 4-2-4 vanno migliorati in fase difensiva, avendo anche Gerson in mezzo al campo. La squadra si è spaccata troppo spesso, sembrava attacco contro difesa, non ce lo possiamo permettere per arrivare in Champions e far bene in Champions. Con queste due vittorie consecutive e i gol abbiamo fatto sbloccare mentalmente i giocatori. La prima cosa che ha detto il mister era partire bene, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Siamo stati bravi a non perdere la testa, ad avere pazienza. Fortunatamente le partite durano 90 minuti, ci sono squadre che vincono con mezzo tiro in porta, a noi serve qualche tiro in più, fortunatamente i gol sono arrivati”.

Di Francesco a Roma TV

“Ünder? Importante per quello che ha fatto per la squadra. È un soldato: interpreta ciò che gli dico. Venendo da un calcio diverso abbiamo dovuto aspettarlo. Ne è valsa la pena: ha qualità importanti. Non deve perdere l’umiltà. Il ruolo di Perotti? Diego mi ha confermato che dietro la punta fa un po’ fatica a giocare. Non è colpa sua. Ho voluto provare Defrel e devo ammettere che lo ha fatto meglio. Quando lavori in un determinato modo con i calciatori, si possono creare loro delle difficoltà, spostandoli anche di 10 metri. Problemi a centrocampo nelle ripartenze avversarie? Nel primo tempo abbiamo avuto poche qualità nel concretizzare le nostre occasioni. L’ho detto ai ragazzi negli spogliatoi. Bisogna avere la qualità nel far male agli avversari. Con Nainggolan si gioca un po’ diversamente. Sapevo di rischiare qualche situazione. Il cambio di passo nella ripresa? Nel primo tempo ho messo io qualcuno nelle condizioni di rendere meno in un ruolo diverso. Nella qualità e nella parte tecnica i giocatori hanno sbagliato qualcosa. Dovevano andare più in profondità. Nella ripresa abbiamo toccato la palla massimo due volte. Le squadre che si affrontano nel girone di ritorno sono diverse rispetto all'andata, il rischio è sempre dietro l'attimo. Stiamo ritrovando una buona condizione per la Champions e alcuni calciatori che ci potranno aiutare. Se il gesto di Dzeko mi è piaciuto? Tanto, sono contento quando lo fanno da soli. Questo è stato il gesto più bello della serata. Defrel si mette sempre a disposizione dei compagni".

Eusebio Di Francesco a Rai Sport

Le partite durano 90 minuti ed è per quello che la squadra ha saputo reagire. Nel primo tempo siamo stati lenti nella manovra ma merito anche al Benevento. Sicuramente potevamo fare meglio nell'aggredire, forse Perotti era più adatto a partire da esterno. Cambiando qualcosa la squadra è andata meglio in verticale. C'è da salvare il risultato, non mi è piaciuto aver preso due gol. Monchi si è detto stupito che la Roma sia così distante dalla vetta? Non ho sentito quello che ha detto il direttore. Penso che gli obiettivi della squadra fossero arrivare in Champions. Siamo andati avanti in Coppa ma spesso in Italia c'è poca pazienza ad aspettare i giovani italiani, figuriamoci quelli stranieri. Ünder? Lui secondo me, per come ha lavorato in questo periodo, è più bravo a partire da esterno destro e rientrare. Ha delle qualità importante, è normale che deve capire quando scaricare o andare in contro-movimento perché arriva da un calcio istintivo. L'importante che continui a lavorare con grandissima umiltà come sta facendo. Squadra troppo sbilanciata? La squadra era sbilanciata anche perché non avevo soluzioni. Se fossi stato nella normalità avrei agito in maniera differente. Dzeko demoralizzato? È arrabbiato perché non fa gol e lo vorrebbe fare tutte le domeniche. Io li vorrei così i giocatori, mi preoccupa quando si zittiscono. Poi quando ha dato il pallone a Defrel per tirare il rigore è perché ha voluto mettersi a disposizione della squadra. Che cos'ha meno la Roma di Inter e Lazio? Noi siamo una squadra che può giocarsi il terzo posto. Dicevo che abbiamo qualcosa in meno rispetto e Napoli e Juventus. Oggi abbiamo ritrovato compattezza".