Primavera, Marazzotti: "Roma è più di una semplice città, è amore. Ho tanti parenti abbonati in Curva Sud". VIDEO!

Primavera, Marazzotti: "Roma è più di una semplice città, è amore. Ho tanti parenti abbonati in Curva Sud". VIDEO!
Oggi alle 12:04Primavera 1
di Marco Campanella

Continua il format Dreaming Roma: l'ospite di oggi è Fabrizio Marazzotti. Ecco le sue parole pubblicate sul canale YouTube ufficiale del club: 

Sei preoccupato per questa intervista?
"No, no (ride, ndr). Sono abituato a quelle di campo". 

Sei il romano del gruppo: quanto fa bene una figura in un gruppo?
"Io cerco sempre di trasmettere la mia allegria a tutti, sono così di carattere, neanche me ne rendo conto. Sono contento e la vivo così".

Ti piace fare scherzi?
"Si. Magari oggi in doccia continuo a mettere lo shampoo a chi si sta già sciacquando".

Si vede proprio che ti piace stare in gruppo...
"Sì, sono un ragazzo di compagnia e mi piace stare con i compagni. Mi trovo bene con tutti".

In ritiro durante le trasferte?
"Non gioco molto alla Playstation. Quando si gioca facciamo più i seri perché la partita va approcciata in modo diverso. Durante la settimana si scherza, il sabato sera si dorme perché domenica c'è la partita".

In che quartiere sei nato? Che rapporto hai con la città di Roma?
"Ho fatto i miei primi cinque anni di vita a Corso Trieste, nel Quartiere Coppedè, i miei genitori sono entrambi di San Lorenzo e ho tutti i nonni lì. Poi ci siamo avvicinati a loro per vivere di più i nonni. Roma è casa e amore, è più di una semplice città. Ho tutti i parenti qui, Roma è tutto".

A 9 anni ti ha chiamato la Roma...
"Neanche te ne rendi conto, ma è un grande cambiamento. Passare da una piccola società dilettantistica a una delle squadre più importanti d'Europa è un grande cambiamento".

Chi ti ha aiutato a gestirlo?
"In realtà, a quell'età non me ne ero reso conto, con il passare dell'età l'ho capito. Mi ha aiutato molto la famiglia".

Romanista?
"Tutti. Mio fratello è abbonato in Curva Sud, anche mio padre lo era".

Se esordisci in Serie A con questa maglia cosa succede?
"Che in Curva Sud ci sono 50 parenti (ride, ndr)".

Come ti immagini l'esordio?
"Alcune volte ci penso. Tanti parenti mi chiedono la maglia, ma è sola una e penso che la darò alla mia famiglia".

Sei qui da 11 anni: ricordi?
"Ogni anno qualcuno ti lascia qualcosa. L'annata più bella fu quella con l'U17 di mister Ciaralli e inoltre anche la stagione attuale. Mi sono trovato molto bene con Ciaralli, io davo tanto a lui e viceversa, ci siamo divertiti tanto".

Ciaralli è la persona a cui sei più legato?
"Sì. Con lui e lo staff di quest'anno, soprattutto mister Falsini. Il mio rinnovo è anche merito suo. Loro due sono gli allenatori con cui mi sono trovato meglio".

La partita che rigiocheresti è quella dello scorso anno?
"Purtroppo sì. Sono ferite che rimangono. Volevamo un finale diverso".

Volete arrivare in fondo. 
"Sì, è una ferita ancora aperta e vogliamo cambiare il risultato finale quest'anno". 

Il tuo ruolo?
"Mezzala o centrocampista offensivo: sono i ruoli in cui mi trovo meglio e in cui posso dare di più". 

Questa è la stagione della tua consacrazione?
"Sì, spero che possa concludersi con quanto abbiamo iniziato, stiamo facendo un gran lavoro". 

Dove devi migliorare?
"C'è sempre da migliorare, devo crescere in tutto: in particolare, fisicamente e la fase difensiva". 

La fase difensiva?
"Da trequartista difendevo poco, ora da mezz'ala lo devo fare. C'è da migliorare". 

Come ti definiresti?
"Una mezz'ala offensiva dinamica, che cerca di aiutare la squadra il più possibile. Poi, se arriva l'assist, meglio...". 

Devi essere anche più cattivo in campo?
"Sì, devo migliorare anche lì".