Si parla troppo delle ipotesi sul futuro e poco delle certezze che dà il presente della Roma
La sosta per le nazionali è da sempre periodo di magra, soprattutto con un'Italia mai così poco accattivante per gli italiani, quindi le notizie si spostano sempre sul calciomercato, argomento sempre utile, e di conseguenza sul futuro. Lo è così anche per la Roma. La situazione della squadra con base a Trigoria sappiamo tutti quale sia, dal punto di vista del bilancio, dal punto di vista dell'accordo con la UEFA per quanto riguarda il Fair Play Finanziario, cosa che è strettamente legata al calciomercato e alla necessità di vendere e acquistare a costi inferiori. Facile quindi fare la lista di quei giocatori che hanno mercato, da cui Pinto potrà/dovrà ricavare il denaro utile per tentare di migliorare la rosa.
Da monito, ma che di base non aggiungono nulla anche le questioni che riguardano il futuro di Mourinho. Il tecnico a gennaio ha rinunciato a sedersi sulla panchina del Portogallo e ha detto di non voler arrivare a delineare il suo futuro troppo tardi (aggiungendo che quando sarà, avrà molto cose da esternare). Il suo futuro è legato alla Champions? Da che punto si guardi la situazione la risposta sembra essere sì, perché senza e con la situazione di mercato di cui abbiamo parlato sopra è difficile per il tecnico avere una rosa a cui ambisce (che è difficile anche con), e perché in ottica Roma, ok la Conference League, ma anche i Friedkin hanno il diritto di interrogarsi se valga la pena continuare a pagare così tanto un tecnico che non sarebbe stato in grado di riportare la squadra tra le migliori d'Europa.
Di fatto tanti discorsi che con la Roma ancora in corsa per la Champions League su due fronti, lasciano due fronti ipotesi, ma poche certezze.