Perché stupirsi?

Perché stupirsi?Vocegiallorossa.it
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sabato 6 maggio 2023, 10:15Podcast
di Alessandro Carducci

Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.

Si è alzato il consueto coro di indignazione in merito alle parole di José Mourinho nel post partita di Monza-Roma. Chi è rimasto indignato per le parole contro Chiffi, chi per quelle contro la società, colpevole di non fasi sentire con più forza nel Palazzo per non avere arbitri sgraditi.
Se queste parole siano o no lecite, saranno gli organi giudicanti della FIGC a stabilirlo ma poco conta.
Si può essere più o meno d’accordo con lo stile dello Special One. Si può apprezzare la sua volontà di cementare il gruppo a ogni costo, passando sopra a tutto e a tutti, o si può criticare questo modus vivendi, preferendo un profilo più basso e sobrio. Tutto legittimo. Ciò che stupisce è che qualcuno ancora si stupisca di José Mourinho, che si indigni, che si sorprenda. Come se ogni anno ci dovessimo sorprendere, in estate, nelle giornate più calde con oltre 40 gradi e un’aria irrespirabile. L’estate può piacere o non piacere ma non ci si può sorprendere se ogni anno, in quel determinato periodo, fa molto caldo.

IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI – Nel “Principe”, Machiavelli non scrisse espressamente queste parole ma la sostanza è questa qui. Qual è il fine di José Mourinho? Qual era il suo scopo quando se la prese con il povero Candela, reo di aver usato parole poco carine nei confronti di Zaniolo? Mourinho pensava veramente che Candela fosse il male della Roma o era solo un mezzo per conseguire il fine di proteggere quello che, all’epoca, era un suo giocatore importante?
E qual è il fine quando stuzzica altri club (Lazio e Atalanta mercoledì). Regalare a noi giornalisti un titolo facile o distogliere l’attenzione da una Roma stanchissima per lavorare in pace?
E qual è il suo fine quando dice che la rosa non è all’altezza e che i giocatori fin troppo stanno facendo in queste condizioni? Qual è il suo fine quando dice che lui ha abbandonato il campo mercoledì per non farsi cacciare da Chiffi perché voleva rimanere vicino ai giocatori sabato contro l’Inter?
Il suo unico scopo è far sentire i giocatori protetti dal loro comandante, in modo da tirare fuori loro energie che adesso non sembrano avere. D’altronde, funziona anche con gli eserciti. I soldati, quando stimano e hanno fiducia nel proprio comandante e si sentono da lui protetti, lo seguirebbero in capo al mondo, dando più del 100%. La storia è piena di esempi ma anche la storia di Mourinho lo è.
Non ci si può, quindi, stupire se José Mourinho fa ciò che ha fatto negli ultimi 20 anni.
Può piacere o meno, poco importa, e ognuno ha le sue opinioni da rispettare. Ciò che non si può fare, ogni volta, è stupirsi.