Ieri Candela, oggi le tribune

21.02.2023 08:20 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: Il podcast di Alessandro Carducci
Ieri Candela, oggi le tribune
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Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.

STRATEGIA - Di Mourinho si è sempre parlato della sua volontà e capacità di creare un feeling con il gruppo, dato anche dal fatto che lo Special One fa spesso e volentieri da parafulmine per proteggere la squadra. Attaccare un "nemico", ovviamente tra virgolette, esterno può essere un ottimo modo per compattare la rosa e serrare i ranghi. E compattare la squadra, farla sentire protetta e accudita, può essere un ottimo modo per riuscire a tirare fuori energie inaspettate e impensabili, che serviranno nelle prossime settimane per far sì che ogni giocatore riesca a dare il 100%, se non il 110%.
José Mourinho sa bene che difendere un calciatore o il gruppo è fondamentale per chiedere un impegno anche oltre del normale ai suoi calciatori. È un metodo ben collaudato e vincente, impossibile non riproporlo.

EFFETTI COLLATERALI - Per fare ciò, ci sono degli effetti collaterali. Tradotto: qualcuno ne fa le spese, suo malgrado. A gennaio è toccato a Vincent Candela, reo di aver solamente detto di aspettarsi di più da Nicolò Zaniolo. Pensiero probabilmente condiviso da gran parte dei tifosi, se non anche da qualcuno all’interno del club. In quel momento, però, Zaniolo era un patrimonio della Roma e non stava attraversando un bel momento, inquieto per la situazione contrattuale con il club. Per provare a farlo sentire considerato e protetto, Mourinho se l’è presa con Candela, un obiettivo più easy rispetto ai tifosi che avevano fischiato Zaniolo in campo.
Qualcosa di simile è accaduto ieri con Bove. Mourinho se l’è presa con qualche fischio proveniente dalle tribune dopo un paio di palloni persi dal giovane centrocampista giallorosso. Lo Special One non fa prigionieri e si è limitato solo a esonerare la Curva Sud dalla sua accusa, ma la difesa del gruppo, in generale, e di Bove, in particolare, è stata totale, decisa, proprio nella giornata in cui ogni singolo ha dato il suo contributo, ha dato quel quid in più che Mourinho vorrebbe vedere fino alla fine della stagione. Difficile tenere alta la tensione perché allentarla un attimo sarebbe semplicissimo ma lo Special One non se lo può permettere. Da qui a giugno, quindi, assisteremo a diversi tentativi a volte di sviare l’attenzione (il suo futuro e l’incontro che dovrà avvenire con i Friedkin è un argomento perfetto) e a diverse difese del gruppo. Qualcuno ne farà le spese, probabilmente. A gennaio, Candela. Ieri, le tribune. Domani, chissà, ma il tutto per il bene del gruppo, del club, della Roma. Con i suoi metodi, che conosciamo bene, metodi vincenti.