El Shaarawy da solo vale tre attaccanti. Merita il rinnovo, ma prima il Siviglia
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Archiviata la sconfitta di Firenze, in casa Roma è già iniziata la preparazione alla finale di Europa League contro il Siviglia. Nonostante il ko, Mourinho può sorridere per un recupero fondamentale come quello di El Shaarawy.
Uscito anzitempo il 3 maggio scorso contro il Monza per una lesione al flessore della coscia destra, dalle prime impressioni sembrava non potesse recuperare prima della fine della stagione. Invece, dopo essere stato convocato il 18 maggio nel ritorno della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen, El Shaarawy ha giocato 90’ quattro giorni dopo contro la Salernitana, andando anche a segno.
Con la Fiorentina, Mourinho lo ha schierato nuovamente titolare e il Faraone, oltre a mostrare una condizione accettabile calcolando il recente stop, ha timbrato ancora il cartellino e ha sfiorato la doppietta personale con un bel tiro da fuori area respinto da Cerofolini. All’intervallo, dopo aver sentito un leggero fastidio al quadricipite destro, si è scelta la via della prudenza ed è rimasto negli spogliatoi.
Una decisione ragionata da parte dello Special One, che non ha alcuna intenzione di privarsi di un elemento che, dall’inizio del 2023, ha fatto la differenza. Abbiamo analizzato molte volte i problemi offensivi mostrati dalla Roma per tutta la stagione e proprio il Faraone ha dato un contributo spesso decisivo in zona gol.
Da gennaio, infatti, El Shaarawy ha realizzato ben 8 reti, lo stesso bottino messo a referto complessivamente da Abraham, Belotti e Solbakken. Solo Dybala ha fatto meglio del Faraone con 9 reti, di cui però tre dal dischetto e in un ruolo ben più offensivo del numero 92, spesso costretto a partire sulla fascia sinistra di centrocampo al posto di Spinazzola.
In conclusione, i numeri sono dalla parte di El Shaarawy che, con il contratto in scadenza, sta dimostrando sul campo di meritare il rinnovo. Prima pensare all'eventuale prolugamento, però, c’è una finale da giocare che il Faraone vuole vivere da protagonista per alzare al cielo un’altra coppa con la Roma.
“Mai rinnovo fu più meritato”, direbbe Riccardo Cucchi, parafrasando il suo celebre “mai scudetto fu più meritato, pronunciato il 17 giugno 2001. Daniele De Rossi ama la Roma e la Roma ama Daniele De Rossi. Un amore viscerale già quando...
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