Coppa Italia Femminile - Milan-Roma 1-0 - Le pagelle del match

Ohrstrom 6: poche colpe in occasione del gol del Milan che arriva da posizione ravvicinata. Per il resto gioca una gara sufficiente con buone uscite e parate non troppo impegnative.

Bartoli 6: non deve compiere interventi straordinari ma rimane concentrata come sempre per tutti i 90 minuti. Insieme alle sue compagne di reparto concede poco agli avversari, malgrado la sconfitta.

Linari 6,5: provvidenziale nel primo tempo con un grande salvataggio a portiere battuto, nel corso della sfida si mostra concentrata con buone chiusure.

Minami 5,5: qualche errore tecnico di troppo in fase di impostazione. Inoltre, in più occasioni si perde il proprio marcatore anche se non in situazioni fin troppo pericolose.

Glionna 6: svolge il minimo indispensabile senza mai entrare realmente in partita.

Greggi 6: una delle più propositive della squadra di Spugna. Solita gara di corsa e sacrificio, effettua anche buone conclusioni dalla distanza ma senza trovare la gloria.

Losada 5: si perde Piemonte in occasione del gol del Milan da calcio d’angolo. La sua gara dura solo un tempo. Dal 45’ Wenninger 6: prende il posto della sua compagna svolgendo il suo compito senza rischiare mai la giocata.

Giugliano 6: una delle poche a provarci in modo concreto e una delle ultime a mollare. Insieme a Greggi bussa più volte dalle parti dell’estremo difensore avversario con conclusioni dal limite. Rimedia un cartellino giallo nel finale per proteste.

Haavi 6: non gestisce bene il pallone sul corner che poi regalerà il vantaggio agli avversari. Va vicina al gol nel primo tempo e ogni qual volta che accelera sulla corsia di sinistra manda in crisi Guagni. Dal 71’ Serturini SV.

Andressa 5,5: complice anche la stanchezza come il resto delle sue compagne, non brilla a centrocampo. Dal 71' Kramzar SV.

Giacinti 5,5: ha diverse occasioni, qualcuna anche ghiotta, per trovare la rete. In nessuna di queste si mostra la solita Valentina alla quale siamo abituati.

Spugna 5,5: pensare contemporaneamente a tre competizioni come campionato, Coppa Italia e Champions League non è una passeggiata dal punto di vista fisico e mentale. I suoi cambi nella ripresa non danno quella svolta alla partita che il mister avrebbe desiderato.