Stadio - Eichberg: "Il vincolo di Tor di Valle aveva serie motivazioni. Ad oggi è una pagina nera con tifosi usati come ciurma"
L’ex Soprintendente Margherita Eichberg ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, sulla caduta del vincolo dell'Ippodromo di Tor di Valle: "Il vincolo aveva serie motivazioni ed era stato richiesto dai comitati tecnico scientifici del Ministero. Strano che Prosperetti abbia fatto una scelta diversa. Probabilmente non ha voluto deludere il Comune che ha accontentato i proponenti per risarcirli della mancata Manhattan. Il Comune stava conducendo una battaglia a lui utile".
Era tutto uno schema?
«Pare quasi che ci sia un accordo. Alla fine Prosperetti sembra l’uomo della Provvidenza, peccato che sia un Soprintendente e non un mediatore d’affari. Se non ricordo male il suo nome è associato al vincolo del Velodromo: saltato in aria».
Succederà anche stavolta?
«Spero di no ma ad oggi è una pagina nera. Il M5S poteva rifare tutto con un progetto nel rispetto dei vincoli, invece pare abbiano ceduto alle richieste di un comitato d’affari».
Lo stadio non le piace...
«Poteva entrare nell’area residua, c’era un progetto del 2008. Ma questa gente che viene a fare affari dall’America per lo stadio sembra non aver alcun interesse tanto è preoccupata delle “palazzine”».
E i tifosi?
«Usati come ciurma, meriterebbero la verità».