Zeman: "Non ci sono rapporti cancerogeni, mai pensato di essere spinto all'esonero. Sono stato sempre libero di fare le mie scelte. Voglio restare per 5 anni alla Roma"
Alle ore 12.30, il tecnico Zdenek Zeman sarà presente nella Sala Stampa del Centro Tecnico "Fulvio Bernardini" di Trigoria per la consueta conferenza stampa della vigilia di Roma-Cagliari, che si giocherà domani sera alle 20.45. Vocegiallorossa.it vi proporrà la diretta testuale dell'evento.
Ritiene che la sua posizione si sia indebolita o rafforzata?
"Penso che sia tutto successo da un disguido della mia conferenza stampa prima della partita col Bologna. La società ha pensato che l'abbia fatto per un motivo, ho spiegato che i motivi erano diversi e ci siamo capiti. Sono contento di poter continuare per il meglio della Roma e sono sempre a disposizione della società".
Pensa che possa migliorare la situazione riguardanti i rapporti con i giocatori?
"Non penso che ci siano rapporti cancerogeni, semmai c'erano in passato, un po' di anni fa".
Le cose che lei ha detto sabato aveva mai avuto modo di dirle ai dirigenti?
"Ogni tanto parliamo dei problemi, noi siamo a Roma e non abbiamo una buona posizione in classifica e ho richiamato attenzione e concentrazione. Penso che la società l'abbia presa come una mia volontà di tirarmi indietro, ma io voglio restare alla Roma altri cinque anni, ovviamente meritandomelo".
Ha pensato di essere spinto verso un esonero?
"Non l'ho pensato, pensavo di poter chiarire e ci siamo parlati. Penso che la società mi abbia detto quello che vuole, io ho detto quel che voglio da loro e siamo sullo stesso pensiero".
La partita col Cagliari rappresenta un esame per la sua posizione?
"Tutte le partite rappresentano un esame, per me e per i giocatori".
Siamo di fronte a uno Zeman 2, si sente diverso?
"No, sono sempre lo stesso. Ho delle motivazioni, la voglia di andare avanti al meglio e spero di riuscire a trascinare tutti".
Dal suo punto di vista, come crede che la squadra potrà reagire a tutto questo? Si sente delegittimato?
"Sento che si sia creato caos per una giornata e che dopo sia finito. Spero che si pensi di fare al meglio ciò che si deve fare".
Si è fatto un po' fatica a capire quello che è successo. Ha dovuto spiegare qualcosa ai giocatori?
"Non ne ho parlato, le mie parole di sabato servivano per migliorare. Non abbiamo la classifica giusta per la Roma, dobbiamo fare di tutto per migliorare. Si chiede più attenzione e più concentrazione, penso faccia parte del calcio. Ognuno deve cercare di fare il meglio possibile".
Domani lei sarà libero di fare le scelte più opportune?
"Sono stato sempre libero e sarò sempre libero. La società mi ha dato sempre la possibilità di fare scelte, non si è intromessa e non lo farà ora".
Se le cose non dovessero andare bene, pensa che ci potrà essere una frattura definitiva?
"Spero che le cose vadano bene, non penso mai al peggio. Le partite si devono giocare, penso che la squadra non stia male e mi aspetto una buona prestazione".
Ha mai pensato a presentare le dimissioni?
"Fa parte delle domande sulla partita? Non ci penso, ho detto che voglio stare cinque anni. Non ci penso proprio".
Cosa vuole lei dalla società e cosa la società da lei?
"Massimo impegno e massima collaborazione. La nostra situazione non è delle migliori, vogliamo migliorare classifica e comportamenti. Se non siamo primi ci sarà qualche motivo".
Quant'è difficile dire sempre la verità?
"A me viene facile, non ho problemi a raccontare la verità. Ho problemi a raccontare bugie e cerco di farlo il meno possibile".
Non pensa che per affrontare la situazione ci volesse qualcosa in più sul mercato?
"Dall'inizio dell'anno ho detto di essere soddisfatto di questa rosa. Ci si poteva aspettare qualcosa in più e altri hanno dato più delle aspettative, come rosa sono convinto che si possa fare un buon campionato. Abbiamo 12 under 23 che hanno poca esperienza, ma si può supplire con il talento. A parte di avere un terzino in più non ho chiesto niente, la società ha valutato ciò che poteva e doveva fare per migliorarsi".
Oggi si chiude il mercato di gennaio. Tante squadre si sono rafforzate, possono cambiare gli equilibri del campionato?
"Penso che il mercato di gennaio serva a cercare di recuperare i buchi dove la società ha problemi. Non penso che la Roma abbia problemi nella sua rosa, vuol dire che ha indovinato quello che doveva fare".
In che percentuale si sente l'allenatore della Roma?
"Io al 100%, vedi come son vestito?".
Ha chiesto massimo impegno. Cosa ha chiesto la società ha lei?"Cercare di collaborare insieme, forse un po' di più. Salgo spesso a trovare i dirigenti. Cercare di fare di tutto per migliorare la situazione, non siamo contenti della posizione che stiamo occupando e dobbiamo tirarcene fuori. Dobbiamo dare ognuno qualcosa in più".