TRIGORIA - Mourinho: "Vogliamo vincere nei 90', i più bravi siamo noi. Chi entra dalla panchina può fare la differenza"
Queste le parole di José Mourinho alla vigilia di Roma-Bodø/Glimt in conferenza stampa:
La partita?
“Spinazzola non è ancora in grado di iniziare una partita, ma siamo tutti. Il Bodø ha qualità, partono da 2-1 ma non è niente di nuovo. Domenica perdevamo 1-0 contro la Salernitana, abbiamo 90’ per vincere. Sarà difficile ma siamo preparati e sono molto fiducioso dei miei”.
Troppe tensioni per questa partita?
“I miei giocatori non li ho visti tesi. La prima sconfitta è stata storica per il club, però abbiamo avuto un comportamento esemplare a riguardo, abbiamo avuto fair-play. Di solito, una persona reagisce in maniera negativa mentre noi abbiamo reagito con onore nonostante l’umiliazione. Abbiamo giocato altre due partite con loro, non ci sono state difficoltà e quello che è successo giovedì scorso è fuori contesto. La partita e il fine partita è stato normale, dopo 45’ è stato tutto normale, c’è stato un solo episodio brutto ma isolato. Noi vogliamo la semifinale come loro, mi aspetto una grande partita con il vantaggio di avere uno stadio nostro, con la nostra gente che può fare la differenza. Vogliamo giocare a pallone come abbiamo fatto nelle altre partite e in quella che abbiamo perso per 6-1 abbiamo avuto un comportamento esemplare. Sono convinto che i più bravi siamo noi”.
Come vede la doppia funzione della panchina, dal punto di vista tecnico e comportamentale?
“La panchina come soluzione è molto importante, in questo momento penso il contrario di quello che pensavo nei momenti di difficoltà. In quei momenti, c’erano poche soluzioni, mentre adesso ci sono 4-5 giocatori che hanno giocato titolari e hanno una qualità diversa. Senza quella panchina, non avremmo vinto quella partita con la Salernitana perché avevamo bisogno di freschezza. Domani ci sono 5-6 cambi da fare, se arriviamo ai 6 cambi perché alcuni giocatori giocheranno 120’. Real Madrid-Chelsea è stata una partita fantastica, ieri la panchina ha fatto la differenza. Dico che una bugia che si ripete più volte, ogni tanto la gente può pensare sia una verità, ma sarà sempre una bugia. Penso che ti ho risposto”.
Come si può preparare un match dove si deve rimontare?
“La differenza è minima, non serve fare un cambio drammatico nella partita. Si parte da 2-1 per loro, abbiamo bisogno di fare un gol per pareggiare l’eliminatoria, non serve fare dei cambi traumatici anche perché non abbiamo avuto tempo di preparare qualcosa di diverso. Con la Salernitana abbiamo iniziato a 3, poi siamo passati a 4, non abbiamo sorprese tattiche da presentare. Con la Salernitana ho detto ai miei di restare tranquilli nonostante lo 0-1, ora abbiamo 90’ per giocare e dobbiamo stare tranquilli ma andare forte. Se ci siamo allenati per i rigori? Sì. Se mi dici che voglio andare ai rigori, dico no. Vogliamo vincere nei 90’, ma dobbiamo rispettarli”.
Come sta Mancini? Che effetto le fa vedere tutte queste persone allo stadio?
“Mancini viene. Mi fa impressione vedere tutta la gente per strada, mi fa un effetto. La passione della gente per il suo club è importante, io non sono nato a Milano, a Roma, a Madrid ma quando alleni in questi posti ti integri con il club. La gente viene allo stadio per passione, è più facile esserlo se la tua squadra vince per i titoli, la passione dei romanisti è pura. Peccato che non sono dentro al campo a giocare. Dobbiamo rispondere a questa passione pura”.
Cosa pensi della squalifica di Nuno Santos?
“Io non penso, la UEFA pensa. Io non decido, la UEFA deciso”.
Si poteva fare qualcosa di diverso?
“Certo”.
The Independent ha rilasciato un video su ciò che è accaduto giovedì scorso?
“Non abbiamo considerazioni in merito”.
Il capitano del Bodø ha detto che avete fatto un gioco psicologico la volta scorsa. Vuole replicare?
“Non parlo delle dichiarazioni degli altri, se vuoi farmi un’altra domanda, falla”.