Scardina: "Il gol all'esordio in Europa League a Sofia? Non sapevo nemmeno di dover partire per quella trasferta"

25.02.2015 19:08 di Alfonso Cerani   vedi letture
Fonte: AS Roma match program
Scardina: "Il gol all'esordio in Europa League a Sofia? Non sapevo nemmeno di dover partire per quella trasferta"
Vocegiallorossa.it
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Nell'AS Roma match program è stata pubblicata una lunga intervista a Filippo Scardina, eroe per un giorno nella partita tra Roma e CSKA in una lontana edizione dell'Europa League. Queste le sue parole:

Che ricordi conserva di quella partita?

“Resta un’emozione grandissima nella mia carriera. Immaginate per un giovane come me, di 17 anni, che sapore poteva avere un esordio del genere con un gol segnato in Europa League. Non sapevo nemmeno di dover partire per quella trasferta. Sa, gioco a calcio, ma non sono un seguo come un grande appassionato gli aggiornamenti. E quando uscì la notizia della mia convocazione, mi chiamò mia madre (Fiorenza Marchegiani, la protagonista femminile di “Ricomincio da tre”, ndr) per farmelo sapere”.

Cosa le disse Ranieri prima del suo ingresso in campo?

“Mi rassicurò con queste parole: “Hai meno di 10 minuti per fare gol”. E fu profetico, perché dopo 7 minuti realizzai la rete del 3-0 su assist di Simone Perrotta. Mi festeggiarono tutti e mi fecero i complimenti”.

Ha avuto la fortuna di allenarsi al fianco di gente come Totti e De Rossi. Ha imparato qualcosa stando a contatto con loro?

“Sì, ho capito molto vivendo uno spogliatoio con tante personalità, ma le cose fondamentali sono il rispetto e l’umiltà. Uno come Totti è disponibile e carino sempre con tutti. Se ti impegni, se ti metti a disposizione dell’allenatore, qualcosa di positivo la combini”.

Sembra sentir parlare Garcia, che spiegando la scelta di inserire Verde ha usato le sue stesse parole.

“Esattamente. Ho visto giocare Daniele e posso dire che si tratta di un bravissimo ragazzo, che sa stare in gruppo. Sulle qualità tecniche, poi, c’è poco da aggiungere, già ha fatto intravedere doti davvero interessanti”.

Un altro elemento che dal vivaio si è imposto in prima squadra è Alessandro Florenzi.

“Lui è un amico, lo conosco da quando siamo piccoli. Nelle giovanili ci siamo trovati spesso a giocare insieme: lui come trequartista e io come centravanti. Forse nessuno si sarebbe aspettato che esplodesse così in Serie A, ma ha avuto la caparbietà di sfruttare l’occasione avuta in B con il Crotone e così si è affermato”.

Poteva essere un inizio da predestinato, il suo, ma poi la sua carriera ha avuto un rallentamento. Come mai?

“Bisogna anche avere fortuna e io finora non ne ho avuta tantissima. Quest’anno, per esempio: sono stato ingaggiato dal Pontedera (club di Lega Pro, ndr) dove avevo trovato un ambiente ideale per crescere e giocare con continuità…”.

Invece?

“E invece sono stato bloccato da una tallonite che mi perseguita. Non so come uscirne, mi sto curando a Trigoria da una specialista. Al momento non mi pongo obiettivi, mi piacerebbe solo tornare a correre e giocare una partita. Mi basta questo”.