Roma Radio, Balbo: "Destro è un attaccante straordinario"
Abel Eduardo Balbo, uno dei migliori marcatori della Roma di tutti i tempi, in particolare nelle partite tra i giallorossi e l'Empoli, prossima avversaria in campionato è stato intervistato ai microfoni di Roma Radio. Ecco le sue dichiarazioni:
Abbiamo visto poco per farci un’idea definitiva?
“La sensazione è molto buona, molto positiva. La Roma è in prima fila per lottare per lo Scudetto, anche se abbiamo visto ancora poco, ma c’è il lavoro fatto lo scorso campionato che pesa sulla squadra. Prevedo una grande stagione e spero di non sbagliarmi".
La Roma ha due giocatori per ruolo come chiesto da Garcia, ha una rosa per competere sui tre fronti?
“Penso che la rosa sia eccellente, in Italia è la più completa. In Champions entrano i fattori come l' esperienza e l’assenza da queste partite pesa. Lì trovi gente forte, abituata a giocare queste partite".
La Roma ha il gioco più europeo della Serie A? Che idea ti sei fatto di Garcia?
“È una persona molto intelligente che sa sfruttare al massimo i giocatori che ha. La Roma gioca un calcio diverso alle altre squadre italiane, molto europeo a volte molto bello. Riesce a vincere giocando un bel calcio. La squadra è pronta ormai per vincere. Garcia è un grande comunicatore, lo si vede che il gruppo è molto unito e questo nel calcio conta molto”.
Il limite della piazza è il troppo amore della tifoseria?
“Penso che un giocatore per dare il massimo deve avere la pressione della piazza, se si è troppo tranquilli non si ha quella pressione giusta. Nel Mondo tutti i grandi club che vincono vivono piazze difficili. Se una squadra vuole vincere ci deve essere quella pressione che ti tiene concentrato. L’esempio è il Monaco che ha fatto uno squadrone, ma la piazza non c’era e infatti hanno cominciato a vendere tutti”.
Ti sei sentito subito a tuo agio a Roma coi tifosi?
“È una piazza che mi andava molto bene. Ambiziosa, mi piace fare gol sotto la curva con 20.000 spettatori sempre. Ancora oggi ho questo feeling con in tifosi. È scattato subito questo amore”.
Il portiere e il centravanti son mestieri diversi rispetto agli altri. Destro?
“Penso che Destro sia un attaccante straordinario, un grande bomber, bravo di testa che farà una grandissima carriera. Il portiere e il centravanti sono due giocatori particolari. Il centravanti dev’essere pronto a far gol anche se ti arrivano pochissimi palloni e ti devi allenare per questo. Mi allenavo molto perché sapevo che in qualche partite avrei avuto poche palle gol”.
Fiuto del gol di Destro non lo ha nessuno in Italia?
“Lui è intelligente perché prevede cosa succederà prima che le cose succede. Questo lo insegno ai miei ragazzi quando insegno. Gli dico sempre di vedere anche e soprattutto chi tira, bisogna conoscere le caratteristiche dei compagni anche”.
In che direzione sta andando il calcio italiano?
“La ricetta non ce l’ho, penso che bisogna lavorare molto di più sul settore giovanile e valorizzare i calciatori italiani. Sono d’accordo che ci siano 4-5 italiani obbligatori per ogni squadra”.