Perotti: "Il ritiro è il momento più importante della stagione. La semifinale di Champions non è stata una casualità"

11.07.2018 07:45 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Perotti: "Il ritiro è il momento più importante della stagione. La semifinale di Champions non è stata una casualità"

Diego Perotti, attaccante della Roma, è intervenuto ai microfoni di Roma TV:

"Mi dispiace per la cessione di Bruno Peres, tirava troppo bene i rigori (ride). Quando ricomincio la preparazione, le sensazioni sono le stesse. Forse inizialmente senti un po' la mancanza delle vacanze, ma finché non ti alleni con i compagni non è lo stesso, io non sono riuscito a tornare in Argentina per la nascita di mio figlio. Uno vuole stare con la famiglia, però noi di sera dobbiamo riposare perché altrimenti di mattina non riesci a dare il 100%. Dopo un anno di lavoro con il mister, siamo avvantaggiati. Ricominciare da capo tutti insieme è importante, siamo anche tanti e questo è il momento più importante della stagione, prendiamo tutte le informazioni che ci dà il mister, stiamo insieme ai nuovi acquisti. Pastore? Acquisto importante dopo la partenza di Nainggolan. L'anno scorso siamo arrivati in semifinale di Champions League e abbiamo dimostrato di essere forti, non è stata una casualità, abbiamo ribaltato le partite contro Shakhtar Donetsk e Barcellona, dobbiamo ripartire da lì e dobbiamo essere consapevoli di non perdere troppi punti in campionato contro le piccole, dobbiamo fare un buon ritiro. Per me è meglio lavorare qui, ci sono delle camere bellissime, meglio di qui non esiste. Dobbiamo essere pronti perché sarà una stagione lunga. Il Mondiale è ogni 4 anni e io ne faccio 30 tra pochi giorni, sono consapevole di cosa significa avere 33-34 anni. È difficile, se non ci sono riuscito adesso dopo essere arrivato qua e aver fatto gol in semifinale di Champions la vedo dura. Importante iniziare insieme? Sì, alla fine anche se più o meno sai quello che vuole il mister non è lo stesso se arrivi 20 giorni dopo, anche per la tua preparazione. A casa quando sei un po’ stanco molli un po’, la testa ti fa fare cosi. È il momento di lavorare, correre e sopportare il campo, lo facciamo con la consapevolezza che può essere un bell’anno".