Orsi: "La Roma ha il dovere di provarci contro l'Inter". AUDIO!

22.04.2022 20:22 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Orsi: "La Roma ha il dovere di provarci contro l'Inter". AUDIO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Stefano Principi

Fernando Orsi, allenatore ed ex portiere tra le altre di Lazio e Parma è intervenuto a Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, parlando della prossima giornata di campionato:

Inter-Roma?
"Sarà decisiva. Se l’Inter vince scollina e va dritta verso uno scudetto che fino a qualche settimana fa era in dubbio. D’altronde la vittoria con la Juventus ha dato un grande slancio psicologico. Si sono risvegliato Lautaro e Barella, due giocatori che erano mancati negli ultimi mesi. Se l’Inter esce indenne dalla sfida con la Roma il campionato sarà suo”.

Il tandem Lautaro-Correa sembra possa dare grandi risultati.
“Inzaghi conosce molto bene Correa, non ha tanta continuità ma in stagione ha delle partite in cui fa la differenza. Poi il tecnico dell’Inter ha tanta qualità davanti, quei calciatori in attacco non li ha nessuna delle altre pretendenti per lo scudetto, se si esclude la Juve che è però lontana”.

La sfida di domani sarà però importante anche per la Roma.
“Certo, la Juventus non è lontana dai giallorossi, anche se penso che la rincorsa della Juve sia importante e mi sembra difficile che possa perdere cinque punti nelle cinque giornate finali. È un dovere però provarci per la Roma”.

Capitolo Milan: in avanti i rossoneri fanno fatica. Manca un finalizzatore importante ai rossoneri?
“Io dico che il Milan ha pagato le molte assenze di quest’anno, quelle di Ibraimovich e Kjaer su tutte. Lì davanti faccio però fatica a pensare che quelli che ci sono possono fare la differenza nelle partite importanti. Sono giocatori, come Diaz, Saelemaekers, Rebic, che hanno dato un buon rendimento, ma quando l’obiettivo si alza fanno fatica”.

Serve quindi un intervento sul mercato?
“Il Milan ha bisogno di un attaccante vero, faccio un nome a caso: Lukaku. Serve una punta che dia 15-20 gol all’anno come garanzia. Anche sugli esterni forse servirà qualcosa. Però sono convinto che se il Milan non raggiungerà lo Scudetto farà un grande mercato, mi aspetto colpi a sorpresa”.

Sulla Juventus invece: cosa non ha funzionato?
“Il problema è stato non trovare mai una formazione tipo, anche per via dei molti infortuni. Dietro poi servirà una spolverata ad una difesa che ha bisogno di giovani. Servono quindi investimenti, considerando che il prossimo anno non ci sarà Dybala, che per me rimane tecnicamente uno dei migliori in Europa”.

A centrocampo invece, la Juventus di chi avrebbe bisogno?
“Ad Allegri servono giocatori alla Pirlo o alla Pjanic. Punterei quindi su Jorginho. Pogba si è un po’ perso e non mi fanno impazzire i cavalli di ritorno”.

Serve anche un centrale di difesa.
“Assolutamente. La Juventus, se partirà Chiellini, non può ripartire con se Ligt e Bonucci”.

Capitolo Lazio: la società dovrà investire molto sul mercato.
“La Lazio deve scegliere se puntare su Sarri. Se sceglierà di puntare su di lui, gli va data la possibilità di fare il suo calcio con i calciatori ideali per il tecnico. A me Sarri piace come allenatore: secondo me sposare la sua filosofia sarebbe importante e darebbe alla squadra una struttura più stabile”.

Un giudizio invece sulla bagarre salvezza?
“Domenica andrò a commentare Salernitana-Fiorentina, una gara che si pensava potesse contare poco ed invece è fondamentale. La Salernitana ha rimesso in ballo tutto, ha una gara da recuperare col Venezia e ha grande entusiasmo. La Fiorentina arriva a Salerno con un’eliminazione in Coppa Italia sulle spalle ed i campani ne possono approfittare. La Samp la vedo in difficoltà, così come Venezia e Genoa. Però è tutto da riscrivere, ogni domenica ci può essere una sentenza e ci sono ancora tanti scontri diretti. Se la Salernitana vince con la Fiorentina si riaprirà tutto”.

Davide Nicola sta comunque facendo per l’ennesima volta un gran lavoro a Salerno.
“Secondo me è un allenatore che vale molto, di più rispetto alla carriera che ha fatto. Ha cambiato la Salernitana, prima era una squadra timida, adesso aggredisce le partite. Io mi ricordo quando Miahjlovic andò a Bologna dopo Inzaghi, sta facendo fare lo stesso salto di qualità alla squadra. Non vorrei che passasse però l’idea che Nicola è bravo solo da tecnico subentrante a stagione in corso”.