OLIMPICO - Garcia: "De Rossi? Rimane perché è un uomo di parola". FOTO! AUDIO! VIDEO!

Dall'inviato Alessandro Carducci
31.08.2013 12:20 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
OLIMPICO - Garcia: "De Rossi? Rimane perché è un uomo di parola". FOTO! AUDIO! VIDEO!
© foto di Vocegiallorossa.it

Il tecnico della Roma Rudi Garcia ha tenuto la conferenza stampa della vigilia di Roma-Verona, gara valida per la seconda giornata di Serie A.

AS ROMA, CONFERENZA STAMPA RUDI GARCIA. CANALE SOUNDCLOUD DI VOCEGIALLOROSSA.IT

La Roma che vedremo domani sarà la Roma definitiva o si augura che qualcosa possa ancora cambiare?
"Per quanto riguarda la partita di domani, la cosa importante è sapere che è una partita molto difficile, il Verona ha battuto il Milan e abbiamo visto poi il Milan in Champions League. Non è una partita facile, perché il Verona ha molte qualità, non solo per il suo goleador Luca Toni. Difende bene, va velocemente in contropiede".

Si è mai immaginato questa sua prima all'Olimpico?
"Il problema di domani è che non ci sarà la Curva Sud. È un vero peccato. Però giocheremo per tutti i tifosi che saranno dentro lo stadio e per la Curva che sarà forse fuori. Per l'ambiente normale aspetteremo la prossima partita in casa, ma sicuramente avremo bisogno di ancora più incoraggiamento dei tifosi che saranno allo stadio. Meglio che facciano il doppio del normale".
GARCIA: "VERO PECCATO CHE LA SUD SIA CHIUSA"

Come ha visto Ljajic? Lo ritiene pronto per giocare?
"La buona notizia è che Adem è convocato. Per quello che riguarda il suo livello fisico è come Gervinho, non ha 90 minuti nelle gambe, ma sicuramente domani sarà importante per lui e per noi vincere la partita, è una partita difficile ma se vogliamo sfruttare i tre punti di Livorno dobbiamo vincere domani".

De Rossi e la Roma hanno rifiutato un'offerta del Manchester United. Pensa di aver avuto un ruolo significativo per far sentire di nuovo importante De Rossi?
"Sarà l'unica risposta sul mercato. Daniele non é solo un grande giocatore, ma un grande uomo. Lui è di Roma e vuole giocare per la Roma. Abbiamo parlato quando è arrivato dopo la sua vacanza, abbiamo detto che passato una certa data sicuramente non sarebbe andato via. È un uomo di parola, sarà con noi tutta la stagione e va bene così".
GARCIA: "DE ROSSI RESTA, È UN UOMO DI PAROLA"

Quest'anno non potrà fare le coppe e potrà allenarsi bene tutta la settimana. Quanto questa faccenda potrà pesare sull'andamento della stagione?
"Sotto l'aspetto fisico è chiaramente un vantaggio, ma è un piacere giocare le competizioni europee. Spero che il vantaggio dal punto di vista fisico pesi di più e che potremo qualificarci per l'Europa".

In Italia si ha paura di fare il possesso palla, lei ha più paura di chi le lascia il pallone o di chi lo vuole tenere?
"Le statistiche sono la prova che non c'è un modo di giocare migliore dell'altro. Preferisco che la mia squadra abbia il possesso di palla, ma non un possesso per avere la palla senza fare nulla sul piano offensivo. È un problema di equilibrio della squadra, domani saranno pericolosi i contropiede avversari, dobbiamo essere pazienti nel gioco. Vedremo, è importante anche adattarsi alla situazione. Normalmente la mia filosofia dice che quando hai la palla rischi meno".

Non crede che il fatto che ci si appigli a "grandi vecchi" sia simbolo di un calcio italiano in decadenza?
"In tutta Europa ci sono giocatori con molta esperienza e con un talento immenso. Abbiamo bisogno anche qui in Italia di questi giocatori. Per quel che riguarda noi, sicuramente un giocatore come Francesco è importante non solo per la squadra, i tifosi e la società ma anche per i giovani che arrivano in squadra per avere più fiducia. Sicuramente sono importanti questi giocatori".

Ieri Conte ha dichiarato che con le cessioni di Matri e Giaccherini la squadra è più debole. Come giudica la sua squadra attuale rispetto a quella di inizio ritiro?
"Per quel che riguarda la partita di domani sono molto felice che non abbiamo infortunati. Vuol dire che domani potrò contare sulla mia rosa, che mi piace e che ha vinto a Livorno. È arrivato anche Ljajic, l'importante è sapere che non sarà una gara facile. So che voi e i tifosi pensate che i tre punti sono già acquisiti, però sicuramente non è così. Abbiamo bisogno dei tifosi, abbiamo bisogno di essere forti di testa e di giocare bene".
GARCIA: "FELICE CHE NON CI SIANO INFORTUNATI"

Ha parlato con alcuni giocatori che potrebbero trovare meno spazio per convincerli a trovare spazio altrove? Ha pensato ad un'alternativa per comunicare con Bompard?
"Domani utilizzeremo un piccione viaggiatore. Seriamente, domani non faremo niente, ma la settimana prossima vedremo con la federazione italiana che cosa è vietato e che cosa è permesso. Il problema è che ci sono differenze nei vari paesi. Sono norme FIFA, ma ho bisogno di parlare col mio secondo e che le regole siano chiare per tutti. Vedremo la settimana prossima. Ho dimenticato di rispondere alla prima domanda, ma va bene così (ride, ndr)".
GARCIA: "PARLEREMO CON LA FEDERAZIONE PER L'UTILIZZO DEL TELEFONO"

A Livorno i romani hanno preso in mano la squadra, cosa è cambiato e cosa cambierà?
"In riferimento allo scorso anno non lo so, io allenavo a Lille. Abbiamo bisogno di essere una squadra non solo per una giornata, ma per trentotto. Mi è piaciuta la gioia collettiva dopo il primo gol di Daniele, ma bisogna fare così domani, la terza partita, la quarta, la quinta e così per trentotto partite. Una squadra è forte se ha un buono stato d'animo. Abbiamo buoni ragazzi, quando  si aggiunge un buon uomo con un altro si fanno cose buone".

Come prime impressioni, quante squadre sono più pronte e forti della Roma?
"Non lo so. In Francia si dice… no, non posso dirlo (ride, ndr). Vedremo, la cosa importante è avere fiducia nel gioco e nella squadra. Sicuramente ci sono squadre forti qui, però dobbiamo essere… ambiziosi si dice no? Allora ambiziosi va bene".

Quando pensa di riavere Destro?
"Ah. Questa domanda è una domanda importante. Per il momento Mattia va bene, però ha un programma che va piano piano perché deve essere sicuro che a fine programma potrà giocare con noi. Come ha detto lui, una data precisa non è possibile darla, per il momento si allena bene, pur in palestra. Speriamo che sarà con noi il più velocemente possibile".
GARCIA: "SPERO CHE DESTRO POSSA TORNARE IL PRIMA POSSIBILE"

Quanto è difficile per un allenatore tenere alta la concentrazione durante il mercato?
"La concentrazione i ragazzi ce l'hanno, a loro piace giocare e allenarsi. Non è un problema, sicuramente martedì prossimo saranno più tranquilli".

Ieri Ljajic ha detto che la Roma è seconda solo alla Juventus, è d'accordo?
"Spero che a fine stagione Adem abbia ragione. Queste cose si mostrano in campo, non in conferenza stampa. Vedremo".

Lei ha un canovaccio tattico di partenza abbastanza fisso o contano più i principi?
"Non conta solo il modulo di gioco, conta la maniera di giocare di ogni giocatore. Nello stesso modulo di gioco, se gioca uno o un altro può essere differente. Ho già detto che per me è importante la possibilità di iniziare la partita con un modulo e cambiare, i miei giocatori devono avere una cultura tattica forte, così è più facile risolvere i problemi in campo".

Che calcio è quello in cui Boateng esulta per il Milan e poi dice di andare in Bundesliga definendolo il miglior campionato del mondo?
"I problemi degli altri club non sono i miei. Bisogna essere dentro alle situazioni per sapere cosa passa".

Oggi ha fatto l'allenamento pre-gara all'Olimpico, lo rifarà?
"È una cosa eccezionale, perché dopo il ritorno dagli Stati Uniti volevo fare un'amichevole qui, però non è stato possibile, perché c'era la Nazionale e una gara ufficiale. L'Open Day è una cosa bella, ma volevo preparare una partita. Per questo siamo qui oggi. Ma in futuro no, perché ho bisogno di un campo bello. Non ci alleneremo più qui, perché qui ogni settimana c'è una partita".

Il Lille sviluppava un gioco per il reparto offensivo. Nella Roma ci sono molti centrocampisti, è cambiato il modo di cercare la rete?
"Per me è meglio avere tanti giocatori che possano segnare gol. Averne solo uno è un po' pericoloso in caso di infortuni. Le statistiche sono importanti, ma bisogna vedere tra i tiri quelli in porta e tra i cross quelli riusciti. Per vincere una partita non importa chi segna".

Quanto manca a questo gruppo nell'apprendimento dei suoi dettami tattici?
"Abbiamo bisogno di lavorare tanto ancora, perché per fare una squadra non è sufficiente lavorare sette settimane e lavorare con un gruppo che cambia dopo una o due partite. Abbiamo bisogno di tempo, non abbiamo tempo perché bisogna prendere punti, la partita di domani è fondamentale, vogliamo iniziare bene in casa e sfruttare i tre punti di Livorno. Sarà difficile vincere questa partita".

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