Nevio Scala: "Valuto con piacere il ritorno di Zeman"

26.06.2012 15:59 di Marco Rossi Mercanti   vedi letture
Fonte: RadioIes, La città nel pallone
Nevio Scala: "Valuto con piacere il ritorno di Zeman"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

L'ex allenatore del Parma Nevio Scala, intervenuto a Radio IES, durante la trasmissione "La città nel pallone" parla della nazionale ed elogia Zeman. Ecco le sue dichiarazioni :

Sulla Nazionale.
“La Nazionale mi ha entusiasmato. Era molto tempo che non la seguivo così, ho visto un grande lavoro di Prandelli e un grande entusiasmo dei ragazzi. L’Italia avrebbe meritato di vincere prima dei rigori, ora affrontiamo senza timori la Germania con la quale non partiamo battuti”.


Su Zeman?
“Ha dimostrato che la vecchia guardia è ancora capace di grandi imprese. Valuto questo ritorno con grande piacere, anche perché con lui, ai tempi di Parma e Foggia, abbiamo avuto tanti scontri interessanti. Contro di noi, non ha mai avuto grande fortuna, ma lo stimo perché ha delle qualità psicologiche molto forti: riesce a dare delle motivazioni che pochi altri sanno dare”.


Sui metodi di lavoro.
“Zeman e il sottoscritto amavamo lavorare, perché alla fine la fatica paga molto, ma al lavoro vanno uniti tanti altri aspetti della preparazione che precede la gara. Non abbiamo mai accettato la sola tattica, è questo il segreto della nostra vecchia guardia: non privare della gioia del calcio i giocatori. Zeman porterà esperienza ed una ventata di allegria. La gente che vedrà la sua Roma si divertirà”.


Sul momento del calcio italiano e Zeman.
“Le cose che ha sempre detto si sono poi rivelate verità. Lui porterà la semplicità dello sport nel calcio. Non ha mai venduto fumo, e questo è quello che è mancato al calcio italiano nell’ultimo periodo. Il calcioscommesse mette un po' di fango nel nostro calcio, ma in effetti in questo momento è anche la situazione europea ad essere degradata”.


Su Prandelli.
“Io amo Cesare se si può dire così. E’ un allenatore che ho sempre stimato e che è riuscito a domare Balotelli e Cassano. Questo è il suo segreto: niente tatticismi esasperati, poi a livello psicologico è un maestro. Quando una squadra emoziona vuol dire che gioca bene e da cosa importanti a chi la sta guardando”.


Sulle dichiarazioni di Bravo.
“Io dissi di essermi perso il peggio, perché mi trovai fuori da una situazione che non conoscevo e da quel punto non ho più vissuto il calcio italiano. Mi sarebbe piaciuto contribuire per eliminare una cosa a cui il Parma aveva partecipato. Mi auguro che chi è colpevole sia messo da parte dal calcio”.


Differenze che ha trovato in altri campionati?
“Noi siamo maestri nell’esasperare tutto quello che succede. Il calcio dovrebbe restare una competizione sportiva, ma il significato che diamo ad un gol condiziona i protagonisti. Dovremmo dare alle cose il giusto peso e accettare le sconfitte senza mai andare oltre. Se riusciamo in questo, il calcio tornerà ad essere il gioco più bello del momento”.


Sul Borussia Dortmund.
“C’è un clima molto interessante in Germania e la tv non è condizionante come da noi. La gente si diverte e il Westfalenstadion è uno degli stadi più belli del mondo. Sono riusciti a fare un gruppo straordinario e questo è il merito di un lavoro partito molto tempo fa che ora sta dando i frutti”.